sabato 25 settembre 2010

PEDOFILIA: CONCESSI ARRESTI DOMICILIARI A PARROCO DI ALASSIO

Savona, 25 set. - Ha lasciato il carcere dopo 9 mesi, Don Luciano Massaferro il 45enne parroco di Alassio, accusato di molestie sessuali nei confronti di una sua chierichetta di 12 anni. E' stata, infatti, accolta dai Giudici del Tribunale di Savona la richiesta per gli arresti domiciliari presentata per l'ennesima volta dagli avvocati difensori di Don Massaferro, Alessandro Chirivi' e Mauro Ronco. La difesa del parroco ha motivato la richiesta facendo leva anche sulla recentissima sentenza, la 265 del 2010, della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo l'obbligo di detenzione carceraria per gli accusati di reati sessuali, perche' verrebbe violato l'articolo 3 della Costituzione, ovvero che la posizione di un arrestato per questi reati e' da valutare caso per caso. E per la prima volta, i pubblici ministeri che sostengono l'accusa, Giovanni Battista Ferro e Alessandra Coccoli, unitamente al legale della famiglia della ragazzina, Mauro Vannucci, non si sono opposti come hanno sempre fatto. Pur respingendo fermamente l'ipotesi di rimettere il liberta' il parroco alassino, parte civile e pubblica accusa hanno, invece, accettato la possibilita' degli arresti domiciliari. Dopo nove mesi di carcere, prima a Chiavari e poi a Sanremo, quindi, Don Massaferro proseguira' la detenzione nel convento delle suore di Diano Castello, in provincia di Imperia, in attesa della conclusione del processo. La prossima udienza si terra' il 5 ottobre, quando e' prevista la deposizione del sacerdote.

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