venerdì 5 aprile 2013

Riceviamo e pubblichiamo: L'Osservatorio sui Diritti dei Minori attacca la sentenza olandese

"Se l'Unione Europea non avverte il bisogno di ribellarsi, allora l'Italia esca da questa Babele criminale": è il commento del sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, alla sentenza della Corte d’Appello di Leeuwarden, in Olanda, che ha sentenziato essere del tutto legittima una fondazione che da trent'anni promuove la pedofilia, annullando la sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale Civile di Assen che aveva ingiunto lo scioglimento del gruppo "Sticthing Martijn" rilevando che le sue proposte per legalizzare i contatti sessuali tra adulti e bambini erano contrarie alle norme ed ai valori della società olandese. 
"L'Olanda non è nuova ad espressioni giuridiche libertine a danno dei bambini - ricorda Marziale - basti pensare che nel 2006 ritenne legittimo, per non ledere alla libertà di espressione, il partito di ispirazione pedofila “Nvd amore del prossimo, libertà e diversità” adducendo motivazioni pseudo-filosofiche inammissibili, tra le quali l'abbassamento della soglia del consenso sessuale da 16 a 12 anni, la depenalizzazione dei reati per detenzione di materiale pedopornografico e l'agghiacciante possibilità, per soli fini cinematografici, di far congiungere carnalmente i bambini e gli animali. Un partito che ebbe la possibilità di concorrere alle elezioni, ma che fortunatamente non raggiunse gli obiettivi prepostisi".
Per il presidente dell'Osservatorio: "E' bene riflettere sul danno che la sentenza può cagionare ai singoli Paesi alleati, in qjuanto essa costituisce un precedente gravissimo del quale le rispettive legislazioni potrebbero avvantaggiarsene. L'Italia deve necessariamente reagire, ma non dovrebbe essere la sola a farlo. Penso - chiosa il sociologo - all'inutile consesso ONU, che fatica a riconoscere la pedofilia quale crimine contro l'umanità".
"Con la certezza di essere ascoltati, chiediamo al Santo Padre Francesco I di voler intervenire, levando alta la voce a nome di tutti i credenti, affinché l'Europa non diventi per i bambini luogo di Via Crucis, ma casa dei diritti e dell’accoglienza. I bambini hanno il diritto di essere difesi da ogni attentato, sia pur pseudo-intellettuale, alla propria incolumità. Mai come in questo momento - conclude Marziale - è necessario erigere un muro di difesa che veda i singoli soggetti e le comunità a reagire davanti ad un vero e proprio attacco alla civiltà".

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