lunedì 8 aprile 2013

MARIANNA CENDRON: SI INDAGA SU FACEBOOK E I CONTATTI VIRTUALI DELLA RAGAZZA

Proseguono senza sosta le ricerche di Marianna Cendron, la ragazza 18enne di Paese, svanita nel nulla la sera del 27 febbraio 2013 da Salvarosa di Castelfranco (TV) al termine del turno di lavoro. La preoccupazione cresce man mano che passano i giorni, ormai è ben più di un mese che della ragazza non si hanno tracce.


Dopo aver fatto ricerche nei campi nomadi della zona (le comunità rom sono state molto collaborative) e aver ispezionato pozzi e dimore abbandonate nelle immediate vicinanze della strada che la ragazza avrebbe dovuto percorrere quella sera, pare che gli inquirenti nutrano una discreta fiducia nelle 8mila mail trovate nella casella di posta elettronica di Marianna, collegata al profilo Facebook e quindi significative anche della attività svolta sul social network. L'attività "virtuale" della ragazza è stata definita come uno "scrigno" che potrebbe contenere informazioni molto importanti, se non decisive: la casella di posta è al momento setacciata alla ricerca di quel dato che dia la svolta al caso. Sono state intanto individuate nuove persone che erano in contatto con Marianna, alle quali la ragazza avrebbe confidato problematiche e disagi, ma che non erano ancora state ascoltate dagli inquirenti: potrebbero conoscere informazioni importanti! Intanto da quelle mail gli investigatori hanno già dedotto la grande ammirazione di Marianna per Renzo (l'uomo che la stava
Marianna Cendron: si scava nei contatti virtuali della ragazza

ospitando nell'ultimo periodo al punto da dormire lui in poltrona per dare a Marianna la camera da letto) e pare abbia trovato una sua stabilità, soprattutto da quando vive in casa sua. Ora bisognerà ricostruire l'attività degli ultimi giorni, soprattutto se ci sono post o mail cancellate dal contenuto interessante.

Se è vero che ha trovato una sua stabilità, a maggior ragione... perché allontanarsi volontariamente? perché fuggire? Il mistero è ancora fitto, si allontana con i soldi appena presi, ma perché lasciare i documenti a casa? e perché la bicicletta si sarebbe volatilizzata insieme a lei? Particolare non meno importante: la ragazza è maggiorenne, quindi non potrebbe essere costretta a tornare a casa, in caso di ritrovamento; a maggior ragione allora, perché far perdere le proprie tracce? Quesiti che alimenterebbero una certa apprensione sulla sorte della ragazza.

Il telefono di Marianna è stato agganciato (ancora acceso) nei dintorni del centro commerciale "I Giardini del Sole" tra le 0.40 e le 2.30 della notte stessa della scomparsa, e questo è un primo dato di fatto. Gli inquirenti inoltre ritengono molto attendibile un avvistamento della ragazza a Mestre: la donna che l'avrebbe avvistata l'ha descritta come avrebbe potuto fare solo chi l'ha incontrata davvero. Questa pare sia l'unica segnalazione davvero credibile, le indagini si sposterebbero poi anche in Francia (ma prima di arrivarci, Marianna avrebbe quindi trovato riparo nell'entroterra veneziano... ma sono solo ipotesi): non se ne conoscono le ragioni, quindi allo stato attuale il mistero su cosa sia accaduto quella sera è ancora fitto.

Le indagini proseguono a 360 gradi e nessuna ipotesi è al momento scartata.

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