giovedì 11 aprile 2013

I reati sessuali in Ticino non accennano a diminuire, anzi, partite ben 29 inchieste

I reati sessuali in Ticino non accennano a diminuire, anzi. Anche nel 2012 la sezione specialistica della Polizia cantonale che si occupa di reati contro l'integrità sessuale, la RIP, si è confrontata con un'intensa attività: ben 141, infatti, le inchieste condotte, di cui 29 relative ad atti sessuali con fanciulli. 

In aumento le inchieste per coazione sessuale, da 9 a 24, mentre quelle per violenza carnale sono risultate stabili, 13 contro le 12 del 2011. Vi sono state inoltre due inchieste per il reato di pornografia e 8 per molestie sessuali. 

Il numero di audizioni video filmate di vittime minorenni è stato particolarmente elevato, in aumento dalle 36 del 2011 a 67. Si rilevano pure 10 segnalazioni per comportamenti sospetti nei confronti di minori, ovvero avvicinamenti di persona o attraverso i social network, senza elementi costitutivi di reato. 

L'inchiesta che ha richiesto il maggior impiego di forze è quella relativa al caso Bomio. In relazione ai fatti commessi dall'ex allenatore di nuoto di Bellinzona sono stati effettuati più di un centinaio di interrogatori. Particolarmente impegnativa anche l'inchiesta condotta nei confronti di un ex docente di scuola elementare che abusò di diversi suoi allievi sull'arco di diversi anni. 

Sono inoltre stati arrestati un infermiere a domicilio, per abusi sessuali su diversi pazienti anziani e disabili, e un 37enne per abusi su più minori, anche attraverso internet. Un altro arrestato, un autista per il trasporto di disabili, è già stato giudicato ad inizio 2013. 

Per concludere, nel 2012 è stata chiusa una scuola, la Montessori di Dino, per la mancanza di personale adeguatamente formato per l'insegnamento e per una presunta violazione del dovere di assistenza o educazione. 

Nessun commento:

Posta un commento