sabato 13 novembre 2010


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SARAH: SABRINA, PROVERO' MIA INNOCENZA

I difensori, non sta bene ma e' ancora piu' combattiva

(ANSA) - TARANTO, 13 NOV - 'Io sono innocente, lo provero': lo ripete dal carcere Sabrina Misseri, anche dopo la conferma della misura cautelare in carcere. I difensori, Russo e Velletri, hanno incontrato la giovane e riferiscono le sue parole.

'Sabrina ha avuto la reazione di una persona estranea ai fatti.

Non sta bene, e' normale, pero' e' ancora piu' combattiva. Le crediamo'. Sull'eventualita' che Sabrina assista all'incidente probatorio del padre, gli avvocati hanno detto che 'e' una valutazione che fara' Sabrina'.





SARAH: SABRINA RESTA IN CARCERE

TARANTO, 13 NOV - Sabrina Misseri resta in carcere. Il Tribunale del Riesame di Taranto ha rigettato il ricorso presentato dalla difesa della ragazza accusata di sequestro di persona e concorso nell'omicidio della cugina Sarah Scazzi.
Il Tribunale del riesame (presidente De Tommasi, a latere Di Michele, che è anche relatore, e Ruberto) ha depositato il solo dispositivo della decisione. Le motivazioni saranno rese note entro 5 giorni.
MAMMA CONCETTA: NON PROVO ODIO MA MOLTA PENA - "Non provo odio ma molta pena. Da giorni non ho rapporti con l'altra famiglia". Lo ha detto Concetta Serrano Spagnolo, madre di Sarah Scazzi, commentando la decisione del Tribunale del Riesame di Taranto che ha confermato il carcere per Sabrina Misseri. "Se Sabrina è colpevole - ha aggiunto - è giusto che rimanga dentro". "I giudici - ha detto - hanno preso atto dei gravi indizi di colpevolezza su Sabrina e mi sembra giusto che vada così".
LEGALI SCAZZI: SU SABRINA INDIZI SOLIDI E GRAVI - "Altri tre giudici si sono convinti di un quadro indiziario solido e grave nei confronti di Sabrina e questi sono fatti". Lo hanno dichiarato gli avvocati Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, legali della famiglia di Sarah Scazzi, commentando la decisione del tribunale del Riesame di confermare il carcere per Sabrina Misseri. "Proseguendo con i fatti - aggiungono i legali - aspettiamo l'incidente probatorio di Michele Misseri, dove saremo presenti perché non dimentichiamo che se è pur vero che lui ha fatto trovare il corpo e piano piano sta raccontando la verità, ci sono alcune zone d'ombra che meritano di essere approfondite. In particolare - concludono gli avvocati - ci riferiamo a quell' 'abbiamo parcheggiato' e 'l'hanno trascinata' detti da Misseri".
SABRINA ALL'AMICA: PAPA' HA CONFESSATO, IO INVECE SONO STATA PIU' BRAVA - ''Papa' ha confessato, io sono stata piu' brava'': lo avrebbe detto Sabrina Misseri ad un'amica di famiglia e sua cliente la sera del 6 ottobre dopo aver appreso attraverso la tv che il padre, Michele, aveva confessato di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. La testimonianza e' contenuta nella documentazione depositata dalla Procura al Tribunale del riesame.
Sabrina potrebbe assistere all'incidente probatorio del padre, Michele, venerdì 19 novembre in carcere, pur non avendo la possibilità di interloquire. Il gip del Tribunale di Taranto Martino Rosati, nel fissare infatti l'incidente probatorio, ha fatto notificare l'atto anche alla difesa di Sabrina, coindagata con il padre per l'omicidio di Sarah Scazzi. Se Sabrina dovesse rinunciare ad assistere all'interrogatorio del padre, dovrà comunicarlo allo stesso ufficio del gip.
La sera del 6 ottobre lo staff della trasmissione di RaiTre Chi l'ha visto? era impegnato nella diretta da casa Misseri, dove c'era anche Concetta, la madre di Sarah. Quando si diffuse la notizia che Michele Misseri aveva confessato il delitto, Sabrina - secondo la testimone, che si trovava nel cortile di casa insieme ad altre persone - l'avrebbe avvicinata sussurrandole in un orecchio la frase incriminata. La testimone è la stessa persona che ha riferito ai carabinieri che la mattina del 26 agosto, mentre era a casa Misseri per un trattamento estetico, avrebbe visto Sarah molto triste chiedendole il motivo, ma la quindicenne sarebbe stata 'zittita' con lo sguardo da Sabrina.
LEGALE, MICHELE MISSERI STA BENE -  "Michele Misseri non ha avuto nessun malore, sta benissimo". Lo ha riferito l'avvocato Daniele Galoppa, difensore del contadino di Avetrana accusato dell'omicidio della nipote 15/enne Sarah Scazzi, smentendo la notizia di una crisi cardiaca accusata la settimana scorsa nel carcere di Taranto. Misseri, secondo notizie di stampa, sarebbe stato colpito lo scorso 6 novembre da una "forte crisi cardiaca risolta positivamente" dai medici dell'infermeria del carcere al rientro dal secondo sopralluogo ad Avetrana e nelle campagne del paese.

STRANGOLATA CON CINTURA, MORTA IN 2-3 MINUTI
di Paolo Melchiorre
Sarah è morta in due-tre minuti per asfissia da strangolamento. L'assassino ha usato una cintura larga 2,6 centimetri circa - "con oscillazioni che vanno da 2,4 a 2,8 centimetri" - che ha lasciato un solco sul collo della quindicenne: è uno dei dati che emerge dalla relazione preliminare alla perizia autoptica consegnata alla procura dal medico legale Luigi Strada. Non solo, ma dalla simulazione fatta fare a Michele Misseri delle modalità con le quali Sarah sarebbe stata strangolata emergono anche, per il medico legale, molti dubbi che il contadino sia davvero l'assassino. La relazione, in tutto una dozzina di pagine comprese alcune foto della vittima, è stata depositata nel corso della seconda udienza del tribunale del Riesame di Taranto che dovrà decidere sul ricorso presentato dalla difesa di Sabrina Misseri, che chiede la scarcerazione della 22/enne cugina di Sarah Scazzi. L'indagata è accusata di sequestro di persona e concorso in omicidio. Era stato il papà di Sabrina, Michele, anche lui in carcere e protagonista di questa inchiesta dalla prima confessione alla chiamata in correità della figlia sino ad addossarle la totale responsabilità materiale del delitto, ad indicare nell'ultimo interrogatorio del 5 novembre scorso in una cintura l'arma del delitto, e non in una corda come indicato sin dal primo momento. Il contadino aveva però fatto riferimento esplicito ad una cintura custodita nel bagagliaio della sua Seat Marbella, sotto la ruota di scorta. Ma questa cintura è larga 3,3 centimetri e sarebbe incompatibile con le tracce rilevate sul collo di Sarah. Forse per questo motivo, oltre a questa cintura, i carabinieri ne hanno sequestrate altre 49, da uomo e da donna, trovate in casa Misseri. Saranno i carabinieri del Ris, dal 16 novembre prossimo, a dire con quale cintura è stata strangolata la quindicenne. I dubbi sulla colpevolezza di Michele quale autore materiale del delitto nascono dalla simulazione, nella seconda visita medica a cui è stato sottoposto, delle modalità del delitto.
A Misseri è stato fornito un foulard arrotolato a mò di fune. "Si nota una certa incertezza - scrive Strada - nelle azioni e approcci al collo della vittima del tutto diversi da quello che ripropone il reperto anatomo-patologico. Solo alla fine, dopo aver avuto suggerimenti dal sottoscritto (Strada, ndr), il Misseri riesce a posizionare il foulard in modo corretto pur effettuando uno scambio di mani sulle due estremità che mettono in dubbio la presa e la rapidità di azione di un evento omicidiario". Nella relazione preliminare del medico legale (la perizia definitiva dovrebbe essere consegnata nelle prossime ore) non c'é traccia di un delitto compiuto a quattro mani, si spiega che le due cicatrici rilevate sul braccio destro di Misseri sono compatibili con la sua versione di essersele procurate lavorando in campagna e si conferma che non è stato possibile accertare se l'uomo, come ha confessato, abbia abusato del cadavere della ragazzina perché il corpo di Sarah è rimasto per 42 giorni in un pozzo pieno d'acqua. L'udienza del tribunale del Riesame si è conclusa a tarda sera, dopo oltre sei ore di discussione nelle quali accusa e difesa hanno depositato una serie di documenti. La Procura ha presentato un promemoria di una quindicina di pagine con gli elementi salienti emersi dalle indagini, l'ordinanza con la quale il gip Martino Rosati ha rigettato la richiesta di perizia psichiatrica su Michele Misseri e la relazione preliminare del medico legale. Il collegio difensivo aveva già consegnato nella precedente udienza di martedì scorso i risultati di indagini difensive contenenti cinque testimonianze che minerebbero - secondo i difensori - la credibilità di Michele Misseri e di Mariangela Spagnoletti. Oggi la difesa ha aggiunto una memoria di 31 pagine, una relazione della psicologa e psicoterapeuta Cinzia Gimelli, consulente di parte, sulla psiche di Michele Misseri e le controdeduzioni di un medico legale di Torino, Enrico Risso, sulla relazione preliminare alla perizia consegnata da Strada. La decisione del tribunale sarà depositata entro sabato, dopo una camera di consiglio di non più di 48 ore.

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