martedì 23 novembre 2010

Pedofilia Rignano, ripreso processo


Rignano, il racconto dei genitori
«Sentivo che qualcosa non andava»

In aula padri e madri dei bimbi della scuola Olga Rovere nel processo sui presunti abusi sessuali sui piccoli

ROMA - La «paura» che il proprio figlio fosse stato oggetto di giochi sessuali. Così l'orrore, il clima, i sentimenti, le parole di quei racconti sono tornati in aula a Tivoli, dove si celebra il processo sui presunti abusi avvenuti nell'asilo Olga Rovere di Rignano Flaminio e dove sotto accusa ci sono 3 maestre, il marito di una di loro e una ex bidella. Lunedì mattina sono stati ascoltati in aula i primi genitori.
L'ingresso della scuola Olga Rovere (Ansa)
L'ingresso della scuola Olga Rovere (Ansa)
IL RACCONTO -
 «Non appena mi resi conto che c'era qualcosa che non capivo ho iniziato a chiedere», ha spiegato una mamma affermando che la figlia avrebbe riconosciuto uno degli imputati, Giancarlo Scancarello, in un video di una prima comunione. «"È quello il signor Giovanni" mi detto mia figlia», ha riferito la donna al giudice. Le testimonianze hanno riguardato anche un incontro serale avvenuto con altri genitori durante il quale si parlò dei sospetti e di quelli che si ritenevano «fatti acquisiti, certi». «L'indomani comunque tutti sono andati dai carabinieri», ha spiegato l'avvocato Luca Milani, che assiste alcune delle parti civili. Il penalista Antonio Cardamone, che insieme con Franco Merlino, segue altri genitori riconosciuti parte lesa nel processo, ha spiegato: «Oggi è stato sgombrato il campo dalla contaminazione. È evidente che qualunque genitore ascoltando dal proprio figlio i giochi che facevano a scuola con altri compagni inevitabilmente ha cercato un riscontro e poi è andato dai carabinieri».
LA DIFESA - Di diverso avviso i difensori degli imputati che ribadiscono come «siano emerse in modo incontrovertibile le prove del fatto che i genitori si sono influenzati e suggestionati l'un altro», ha spiegato l'avvocato Ippolita Naso, che assiste una delle maestre. «Quando abbiamo chiesto se i pediatri, nell'immediatezza dei fatti, avessero riscontrato segni riconducibili a lesioni di qualche tipo la risposta è stata netta: nessuno ci ha detto nulla di tutto questo». L'avvocato Cardamone, sul punto, ha ribadito: «Che le testimonianze dei genitori siano de relato non si scopre oggi. Padri e madri hanno raccontato oggi e faranno poi quello che gli è stato riferito dai propri figli. I racconti di oggi sono stati ancora una volta veri e drammatici». La prossima udienza è stata fissata per il 20 dicembre.
SOTTO ACCUSA - Il processo è partito dopo le denunce presentate da alcuni genitori dei bambini che frequentavano la scuola Olga Rovere. Dopo l'inchiesta, è stato chiesto il rinvio a giudizio per le maestre Patrizia Del Meglio, Silvana Magalotti e Marisa Pucci, la bidella Cristina Lunerti e l'autore televisivo Gianfranco Scancarello che devono rispondere, a vario titolo e a seconda delle posizioni, delle accuse di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni, sottrazione di persona incapace, turpiloquio e atti contrari alla pubblica decenza.

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