lunedì 30 maggio 2011

Pedofilia, bimbo chiuso in un garage di Firenze


Firenze - «Vieni da me»: poi lo chiude dentro il garage, lo spoglia, gli fa un’iniezione di una sostanza che i medici devono ancora capire quale sia, e tenta quindi di violentare un bambino di appena 5 anni che abita con i genitori nello stesso stabile. Solo le grida disperate del piccolo, ieri sera, hanno permesso agli inquilini di un caseggiato popolare alle porte di Firenze di interrompere la violenza e far arrestare dai carabinieri un uomo di 37 anni.
Ora il vicino di casa, conosciuto per essere un soggetto con disagi mentali, è nel penitenziario di Sollicciano ed è accusato di tentata violenza sessuale a minori, sequestro e lesioni: quest’ultima accusa riguarda proprio la ferita, che è stata diagnosticata nelle natiche del bimbo e che è stata causata con una siringa, trovata e sequestrata.
Il bambino invece è in osservazione all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ed è qui che i medici stanno eseguendo esami ed accertamenti per capire che tipo di sostanza può avergli iniettato il vicino che avrebbe usato, sembra, alcol. Sul piano fisico il bimbo comunque risulta stare bene, mentre per l’episodio di ieri sera è assistito da psicologi dell’ospedale.
Secondo i carabinieri ieri sera il trentasettenne ha attirato il bambino in un garage approfittando di un breve momento in cui il piccolo si era per un momento allontanato dai nonni, che abitano nello stesso stabile e con i quali aveva giocato fino ad allora. Non è chiarito con quale pretesto lo abbia chiamato, ma potrebbe esser stato sufficiente invitarlo a giocare nel garage.
A un certo punto le urla di terrore del piccolo sono state sentite da tutto il vicinato: il trentasettenne aveva chiuso il bimbo nella rimessa tentando, ricostruiscono sempre i carabinieri, di violentarlo e ferendolo anche con una siringa praticandogli una o due iniezioni. In molti sono intervenuti presso il garage da cui provenivano le grida e hanno liberato il bimbo. Altri hanno avvisato i genitori, che erano in casa, e i nonni, oltre al 118 e alle forze dell’ordine.
Si è creato un parapiglia. Secondo quanto emerge, la madre del bimbo, sconvolta, avrebbe affrontato direttamente il trentasettenne, anche tirandogli qualche colpo, poi l’hanno allontanata. Ad ogni modo il trentasettenne, nullafacente, è rientrato nell’appartamento dove vive con i suoi genitori e dove i militari lo hanno rintracciato, sembra in condizioni psichiche alterate, e dunque arrestato. L’arrestato in passato era stato denunciato per un’altra violenza su minore.

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