martedì 10 maggio 2011

da Maddie McCann a Facebook i lati oscuri della pedofilia

Della vicenda della piccola Maddie McCann non mi sono mai occupato, ma da ultimi sviluppi sembrerebbe che la pista della pedofilia sia quella più accreditata, tanto che sono proprio alcuni pedofili scozzesi che danno indizi sulle piste per poter indagare. Su questo argomento però adesso mi fermo ma prometto di ritornarci, anche perché è giusto rifletterci un pochino su. Mi inoltro quindi su un fatto che da tempo parliamo e ci interroghiamo, i social-network in modo particolare facebook che è quello più popolare, forse perché il più semplice da utilizzare o non lo so, oggi voglio fare una considerazione sulle foto che gli utenti inseriscono nel proprio profilo e vedere alla fine facebook come le utilizza o come le utilizzano gli altri iscritti. Tempo fa prima di una categorica smentita da parte del web-master di facebook si diceva che il social-network utilizzasse le foto degli utenti per scopi promozionali o addirittura illeciti. Una considerazione da fare riguarda invece i liberi professionisti come fotografi o creatori d'arte che pubblicizzano i loro scatti fotografici talvolta ritraenti minori per scopi puramente pubblicitari e promozionali per la loro attività. Questo però non è solo da parte di liberi professionisti ma anche di genitori che, entusiasti del lieto evento di divenire mamma e papà inseriscono su questi profili nei social-network le foto del loro bambino o bambina, oppure parliamo di bambini o adolescenti che inseriscono le proprie e innocenti foto anche per personalizzare il proprio profilo e quindi la propria pagina personale. Qa qui nasce un'allarme, l'uso che malintenzionati potrebbero fare delle foto di ignari utenti. Le risposte sono molte, la prima che salta subito all'occhio è quella del pedofilo che nella anche più innocente foto potrebbe vedere il modo per divulgarla negli ambienti della pedo-pornografia. Oltre a questa di ipotesi se ne possono fare molte altre ma io mi soffermo su questa con una frase, anzi due: il pedofilo è ad un click dai nostri figli e la seconda il silenzio dei bambini potrebbe essere la voce del pedofilo. Riflettiamo gente, vale la pena inserire una foto sul nostro profilo se non sappiamo e non abbiamo la certezza di che fine possa fare all'interno dei meandri del web? Alcuni consigli su come intervenire in questi casi ve li do la prossima volta intanto rifletteteci su.

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