giovedì 12 agosto 2010

«Un "orco" che vive ai margini e non ha principi morali»

IL PARERE DEGLI ESPERTI. Vencato e Danieli
Il livello intellettivo non c'entra ed è raro il disturbo psichiatrico

«La violenza sessuale sui bambini è un fenomeno che seguiamo con la massima attenzione per leggerne le cause». Claudio Vencato è il capodipartimento dell'Ulss 6 per le problematiche legate all'infanzia, all'adolescenza e alla famiglia, ed è il referente numero 1 delle unità operative dei 4 distretti e dei servizi di secondo livello che si interessano di abusi e maltrattamenti sui minori.
«La pedofilia - spiega - è legata a deviazioni di ordine sessuale che rientrano in un distorto rispetto della persona. Nella nostra società questi fenomeni emergono sempre più perché c'è stata una crescita di sensibilità e di cultura attorno ai principi che fungono da discriminante rispetto ad anomalie aberranti di natura sessuale che provocano repulsione». L'"orco", secondo Vencato «È un uomo privo di questi principi morali che vive una situazione strutturale di marginalità. Per l'extracomunitario la causa si può far risalire a una personalità non cresciuta in linea con la nostra cultura, che ha vissuto realtà intessute di principi abnormi come possono essere l'incesto o la pratica sessuale in pubblico. Per il vicentino scatta la carenza di una costruzione morale dovuta a un back ground di ordine familiare e evolutivo. Il grado intellettivo non c'entra. Non ha nulla a che fare con la maturazione personale». Il primario di Psichiatria del S. Bortolo, Andrea Danieli, esclude come radice un fatto di psicopatologia: «Una violenza di tipo sessuale può essere conseguente a un disturbo psichiatrico, ma sono eventi unici, clamorosi, esplosivi. Quando questi episodi si ripetono, la ragione non può essere un'acuzie psichiatrica. Ci può essere invece la componente delittuosa di chi si rende responsabile di un comportamento illegale per ottenere qualcosa che desidera molto. E ci può essere la presenza di disturbi sessuali che si esprimono in deviazioni, in quella che, con un termine che nei nostri testi non si usa più, si definisce perversione, dal feticismo alla pedofilia. È un'alterazione della sessualità che entra nella struttura della persona».

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