lunedì 16 agosto 2010

13enne pornostar: foto e video hard a pagamento, 34 i clienti.

Messaggero Veneto e Gazzettino ci raccontano la storia di una transazione virtuale stile terzo millennio: mms pornografici remunerati con ricariche per cellulare. Protagonisti della tratta di immagini e video hard: una pornostar 13enne e i suoi compagni di scuola.

I patti erano semplici. Io mi faccio vedere in foto e in video, tu mi ricarichi la scheda del cellulare. I compagni di scuola della 13enne sono stati i primi clienti. Il giro di affari si è poi esteso, ramificandosi nelle province del Friuli e del Veneto. Ricariche e onanismo fiorivano rigogliosi nella verde Padania.

Almeno finché i carabinieri di Tolmezzo non si sono messi di mezzo!

E allora decine di hard disk e cellulari, custodi degli home made della fanciulla, sono stati sequestrati. 34 gli indagati, 29 minorenni, 5 da poco maggiorenni.

L’età dei protagonisti della vicenda è, probabilmente, il dettaglio che scandalizzerà di più. Se i clienti fossero stati degli adulti, magari già canuti, sarebbe stato agevole far passare la bambina per vittima, plagiata da mostri che l’hanno convinta a mostrarsi in cambio di qualche caramella.

Invece sono tutti ragazzini. E la morale della favola è alquanto univoca: per una ragazzina, nella nostra società, qualche ricarica per cellulare è sufficiente per offrire prestazioni di sesso virtuale. Non per tutte, è chiaro. ma è lecito ritenere che non sia la unica. A 13 anni, in molte, già non sono più bimbe, né nel corpo e né nella mente.

Quindi i nostri ragazzi non hanno più morale, pudicizia e verecondia sono dimenticate! Pochi soldi, una ricarica, magari un i-Pod tarocco, bastano per convincerli a vendere il loro corpo. Orrore.

Risparmiamoci le tirate moraliste: chi di voi usa MSN o Skype, sa benissimo cosa si fa con la webcam, gratis o a pagamento. E se questa 13enne è un caso estremo, molti di voi sanno anche che il sesso virtuale, con webcam o cellulare, gratis o a pagamento, è una pratica diffusa sia fra adulti che fra minorenni.

Per alcune donne il sesso virtuale rappresenta un secondo lavoro, un modo per arrotondare: chiedendo una decina di euro a prestazione, basta mostrarsi ogni giorno a un solo cliente per realizzare 300 € esentasse. Bastano un pc, una webcam, un cellulare, un conto Postepay, e arrivare a fine mese diventa più facile.

Spesso si va anche oltre, e neanche questa è una novità. Con sempre maggiore facilità si passa dalla chat alla vita reale, e la prostituzione free lance praticata da ragazzine o adulte, con clienti rimediati su Internet, non è affatto una fantasia.

Non c’è morale della favola. Come ogni altra cosa, la prostituzione si è incarnata in forme diverse. Anzi, si è disincarnata, traducendosi in foto, video e spogliarelli in webcam, confezionati per gratificare a distanza il cliente. Molto più igienico dei metodi tradizionali. La prostituzione si è “evoluta”, direbbe qualcuno.

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