venerdì 24 agosto 2012

Adescava giovani sul web, preso pedofilo di 70anni


Si era registrato suFacebook con il proprio nome e cognome, ma per la foto di profilo aveva scelto quella di un ragazzino. Così un anziano 70enne, diVillanova di Guidonia, adescava le sue giovani “prede” sul famoso social network, facendosi passare per un loro coetaneo.
A scoprirlo sono stati gli investigatori del posto di Polizia di Guidonia, diretti dal Dottor Alfredo Luzi, i quali, al termine dell’indagine hanno denunciato all’autorità giudiziaria il pedofilo.
L’inchiesta, da parte delle forze dell’ordine, è stata avviata, grazie alla segnalazione anonima di un genitore, il quale, a fine luglio, aveva rinvenuto una memory card, in possesso della figlia 11enne, con sopra salvato del materiale pornografico. Il padre, dopo aver tranquillizzato la bambina, ha tentato di farsi raccontare dettagliatamente in quale modo fosse entrata in possesso di quei files; una volta scoperto della conoscenza in rete con l’uomo, il genitore ha riferito il tutto alla squadra Anticrimine di Guidonia, che ha tempestivamente avviato le indagini.
Dalle ricostruzioni, fatte dai militari, è emerso che l’uomo aveva molti contattivirtuali con altrettanti giovani, da cui acquisiva il materiale pornografico, lo registrava su delle memory card e poi, successivamente, lo diffondeva peradescare sessualmente altri minorenni.
Dopo la prima segnalazione, ne sono arrivate tante altre da genitori disperati, i quali riferivano degli adescamenti a discapito dei propri figli, da parte dello stesso uomo.
Pertanto, dopo aver individuato il 70enne, ieri, la Polizia di Guidonia, coordinati dal dirigente Lusi, si sono recati presso l’abitazione del sospetto, in località Villanova di Guidonia.
Durante il controllo, resosi conto di essere stato ormai scoperto, l’anziano ha deciso di collaborare, consegnando spontaneamente tutto il materiale informatico che deteneva all’interno della propria abitazione, anche, a suo dire per “purificarsi” dai sensi di colpa che lo stavano angosciando.
Al termine degli accertamenti il pedofilo è stato denunciato in stato di libertàper possesso di materiale pedopornografico; è stato anche chiesto, all’autorità giudiziaria, un provvedimento restrittivo in materia di reati di pedofilia minorile.

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