lunedì 20 dicembre 2010

Gravina in Puglia: 4 episodi di violenza su minorenne, fermati i colpevoli

BARI / Secondo quanto raccontato dalla vittima, sarebbero 4 gli episodi di violenza subita da parte del branco. A denunciarlo una ragazzina minorenne delle scuole medie di Gravina in Puglia, che, costretta a subire violenza sessuale da parte di un gruppo di coetanei, ha deciso infine di denunciare l’accaduto.
Gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Bari e gli agenti del Commissariato della cittadina murgiana hanno eseguito questa mattina 4 misure cautelari emesse dal gip del Tribunale ordinario del capoluogo pugliese e dal gip del Tribunale dei minorenni su richieste delle rispettive Procure per 3 minorenni e un 18enne, gli autori del fatto.
I colpevoli sarebbero G.P., 18 anni, cameriere incensurato, un 15enne e 2 14enni.
Il primo è finito in carcere, 2 in comunità di recupero, mentre ad un terzo minore di 14 anni i poliziotti hanno notificato un obbligo di permanenza in casa con l’accusa di realizzazione e detenzione di materiale pedo-pornografico. L’accusa per i 4 giovani è di violenza sessuale su minore e detenzione e cessione di materiale pedo-pornografico.
Terribile il ricatto psicologico sulla 13enne, che veniva minacciata e costretta a subire violenza con la minaccia di far circolare i filmati, fatti da uno dei ragazzi con il telefonino, in cui veniva mostrata la violenza stessa.
Il primo assalto era avvenuto nel tardo pomeriggio di una domenica dell’ottobre scorso. La vittima è una studentessa di scuola media. La ragazzina 13enne era stata avvicinata da alcuni giovani metre si trovava con alcuni amici, e costretta a seguirli.
I ragazzini prima hanno molestato la vittima, poi l’hanno costretta ad avere rapporti orali con 2 di loro, mentre il terzo riprendeva tutto con il suo telefonino. Nei giorni successivi il filmato era stato mostrato ai ragazzini della scuola media, e la ragazza, per paura che le immagini arrivassero ai suoi genitori, aveva taciuto.
20 giorni dopo, in un tardo pomeriggio di un sabato di fine ottobre, ad abusare di lei oltre ai 3 minorenni, si è aggiunto anche il 18enne. La ragazza è stata costretta a seguire i giovani sotto minaccia di una mazza. Secondo il racconto della vittima, il maggiorenne le ha offerto il suo aiuto: se avesse avuto un rapporto orale anche con lui, il 18enne avrebbe convinto i 3 minori a cancellare il video dai loro telefonini. Pur di non essere più perseguitata da quei filmini, la vittima ha raccontato di aver accettato la nuova violenza.
Ma 3 settimane dopo, ancora in un sabato sera, è stata di nuovo accerchiata dal branco e costretta ad avere sempre un rapporto orale con uno dei minorenni, nuovamente ripresa da un telefonino.
La ragazza, disperata, ha poi deciso di andare a casa di uno dei suoi aguzzini per convincerlo a cancellare i filmati, ma ad attenderla c’era anche un altro dei minorenni che aveva approfittato di lei e che anche quella mattina ha ripetuto la violenza.
A quel punto la vittima ha compreso che non sarebbe mai finita, e ha parlato con i genitori.
Il giorno dopo, accompagnata dal padre e da un avvocato, si è recata al Commissariato della sua città e ha trovato il coraggio di raccontare tutto. Le indagini della Polizia, coordinata dalle Procure Ordinaria e per i Minori, sono durate un mese.
Gli agenti e i magistrati hanno ascoltato le testimonianze degli amici della 13enne e individuato i responsabili. Oggi i fermi.

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