lunedì 28 maggio 2012

Un pedofilo di nome Luana


Emergono nuovi particolari su un 36enne sardo arrestato per violenza su minore

L’Unione Sarda racconta la storia di un pedofilo che si nascondeva dietro un nome di donna. Luigi Fonnesu, 36enne di Villacidro, arrestato per abusi su minore, si faceva chiamare Luana, e si stava separando dalla moglie, sposata al solo scopo di assicurarsi la tranquillità economica.
L’ARRESTO
Si faceva chiamare “Luana” e non era esattamente una novizia degli ambienti equivoci. I parenti sapevano da tempo di certe sue frequentazioni trasgressive, ma finora non erano mai emersi abusi su soggetti minorenni. La doppia vita di Luigi Fonnesu, il 36enne di Villacidro arrestato giovedì scorso dalla polizia di Marsala con l’accusa di pedofilia, emerge prepotentemente dalle indagini e dalle testimonianze di chi lo conosceva molto bene. Quando gli inquirenti sono arrivati nella sua casa di Seddanus con il mandato d’arresto, Fonnesu ha dimostrato quasi sollievo. «Ci è sembrato che se l’aspettasse, del resto lo stile di vita che conduceva e le tracce lasciate in giro dopo la violenza sul ragazzo siciliano non gli avrebbero lasciato via di scampo», dice Leopoldo Testa, dirigente della Squadra mobile cagliaritana, che conduce le indagini assieme ai colleghi di Marsala, la città dove Fonnesu avrebbe incontrato per una settimana la sua vittima, abusandone quando non aveva ancora compiuto 14 anni.
14ENNE ADESCATO IN CHAT – La vittima degli abusi è stata adescata online, su Facebook. Continua Nonnis su L’Unione Sarda:
Lo stupro sarebbe maturato online, sulla chat di Facebook, teatro dell’amicizia tra il giovane villacidrese e il minorenne siculo. Ma la conoscenza virtuale è divenuta presto concreta e carnale: Fonnesu ha cercato alloggio a Marsala, incontrando per sette giorni la sua vittima consenziente ma non ancora 14enne. Un dettaglio non da poco, che ne aggrava la posizione. A Villacidro la polizia ha sequestrato il telefonino, un computer portatile e alcune chiavette usb con foto compromettenti. Tutto il materiale è al vaglio della polizia scientifica, che sta analizzando ogni cartella e singolo file nelle memorie digitali di Fonnesu. «Aveva contatti di tipo fisico con altri uomini, ma – da quello che abbiamo vagliato finora – sembrerebbe che quello di Marsala sia un singolo episodio di pedofilia», chiarisce Testa.
I SOLDI DELLA MOGLIE – Per qualcuno Fonnesu era insospettabile. Chi lo conosceva meglio ricorsa strani comportamenti e dettagli piccanti. Un parente rivela: “Si è sposato solo per soldi”:
Il giovane è da qualche giorno in cella a Buoncammino, lontano da Villacidro, dove comunque è poco conosciuto. «Veniva spesso ad acquistare fumetti e cd musicali, è sempre apparsa una persona tranquilla, un bravo ragazzo», dichiara un edicolante. Di ben altro tenore il ritratto che traccia Antonio Spada, zio della moglie di Fonnesu e vicino della coppia, che si era stabilita in una villetta di Sa Spendula: «Ci siamo accorti da anni che aveva questi comportamenti, riceveva uomini in casa e lascio immaginare a che scopo, così come andava via frequentemente per certi viaggi», racconta l’avvocato Spada, rivelando dettagli piccanti. «I corrieri recapitavano spesso materiale di un certo tipo e sapevamo che lui si faceva chiamare Luana negli ambienti che gli piaceva frequentare». Il tutto a spese della moglie, da cui il disoccupato si stava separando: «Per sua stessa ammissione, l’ha sposata solo per la tranquillità economica, che gli garantiva di poter coltivare le sue passioni».
Tratto da: http://www.giornalettismo.com/archives/332666/un-pedofilo-di-nome-luana/ 

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