Foto della fidanzata minorenne nuda al pusher per dosi gratis
Dallo spaccio alla pedopornografia. Risvolto sconcertante di un'indagine antidroga a Treviso, dove una giovane inviava foto della fidanzatina nuda ai suoi pusher per avere dosi a basso prezzo
Un'inchiesta dai risvolti inaspettati e allarmanti quella della Procura distrettuale antimafia, che ha portato due pusher ad essere indagati per pedopornografia e sfruttamento sessuale di minorenne.
Come riporta il quotidiano "Il Gazzettino", gli inquirenti hanno scoperto che, per ottenere dosi di stupefacente a basso costo o addirittura gratuite, un ragazzo del Trevigiano inviava via mms ai pusher foto della sua fidanzata senza veli.
L'indagine è stata avviata nel 2010, dopo che i Carabinieri di Treviso avevano individuato un giro di droga tra il centro e la periferia del capoluogo. Dai pedinamenti si è passati al controllo dei telefoni dei presunti spacciatori, e, quindi, all'iscrizione sul registro degli indagati di una ventina di giovani, tra i quali tre minori, e alla segnalazione alla Prefettura di circa trenta consumatori, tra i quali nove minorenni.
Dal controllo dei telefoni, sequestrati ai pusher, è emersa però una realtà sconcertante. I militari hanno rinvenuto nella memoria dei cellulari le foto di una giovane, risultata essere minorenne, ritratta completamente nuda. Grazie ai successivi approfondimenti della polizia postale sul traffico telefonico di due spacciatori ventenni gli inquirenti hanno quindi scoperto che i due, residenti nella periferia di Paese, avevano ricevuto le immagini della minorenne direttamente dal fidanzato di questa, cliente e consumatore abituale di stupefacenti che in questo modo avrebbe ottenuto forti sconti sulle dosi acquistate.
Depositati gli elementi di prova, il pm veneziano Giovanna Zorzi ha chiuso le indagini e formalizzato ai due ventenni l'accusa di pedopornografia: secondo quanto emerso dalle indagini, infatti, avrebbero ricevuto e conservato consapevolmente foto e video contenenti materiale pedopornografico, frutto dello sfruttamento sessuale di una minorenne.
Un trevigiano ha rischiato di finire nei guai con la Polizia postale a causa del vicino di casa, che oltre a fare uso di stupefacenti ha gusti sessuali non proprio ortodossi.
Il vicino scomodo e' un 28enne che ha pensato bene di attaccarsi a sbafo alla rete wireless del dirimpettaio per scaricare le foto senza veli che una 13enne gli aveva inviato, senza porsi minimamente il problema dei guai che avrebbe potuto far passare all'ignaro intestatario.
La scoperta e' avvenuta per caso e proprio per mano della Polizia. Nel corso di un controllo della Squadra Mobile in casa del 28enne, nell'ambito di un'indagine per droga, e' stato rinvenuto lo smartphone con le foto di nudo della minorenne.
Nell'appartamento pero' non c'era segno di connessione internet dettaglio che ha indotto gli agenti a indagare ancora, fino alla soluzione del mistero. Il 28enne e' statp dunque denunciato per possesso di materiale pedopornografico.Articoli tratti da: "trevisotoday"
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