venerdì 30 aprile 2010

Milano, gallerista accusato di pedofilia

Sesso con 16enne: arrestato Tadini

Il gallerista Francesco Giuseppe Tadini è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Milano con l'accusa di aver avuto un rapporto sessuale con una prostituta sedicenne romena e di detenzione di materiale pedopornografico. Secondo quanto emerso dalle indagini, il cinquantenne conservava nel pc migliaia di immagini e 50 video che riprendevano minorenni costretti a subire maltrattamenti e stupri.

L'incontro con la sedicenne
Tadini
frequentava abitualmente una prostituta ventenne di un giro di romeni, alla quale, ad un certo punto, ha chiesto di fare sesso con una minorenne. La donna l'ha messo in contatto con il suo protettore, che ha poi organizzato l'incontro con la ragazza, una sedicenne, il 21 dicembre, nell'appartamento della più grande, pagando 500 euro. Il gallerista si è difeso dicendo però che la ragazza gli "sembrava maggiorenne". Secondo la Procura, l'uomo avrebbe anche cercato, attraverso intermediari, di avere incontri con bambine di 3 anni e di 10 anni, che i protettori si sono però rifiutati di organizzare.

Disposto a pagare dai mille ai 4mila euro per sesso violento
In un'intercettazione telefonica riportata nell'ordinanza firmata dal gip Micaela Curami il gallerista si dichiarava disposto a pagare una somma compresa tra 1000 e 4000 euro per avere rapporti con minorenni. Alla sua interlocutrice, la prostituta romena 20enne, chiedeva di poter fare sesso violento con le piccole vittime.

Il materiale pedopornografico
In seguito a una perquisizione nell'abitazione del gallerista ,sono state circa 1.250 fotografie di contenuto pedopornografico, oltre a molti video. A Tadini viene contestato di aver scaricato immagini e filmati che ritraggono anche bambini di 10 anni in posizioni erotiche, in atti di autoerotismo, sadici, oltre a scene di sevizie con bimbi legati con funi. Il gallerista, a quanto si è appreso, si sarebbe difeso spiegando di aver detenuto quel materiale per interesse culturale riguardo al disagio e alle sacche di povertà sociali.

Già conivolto in un'altra inchiesta
Il gallerista era già stato coinvolto in un'inchiesta dello stesso pm, Antonio Sangermano, su un giro di sfruttamento della prostituzione che, aveva portato il 26 gennaio all'arresto di 11cittadini romeni e albanesi e di un dentista italiano, accusati di aver gestito un giro di lucciole tra Milano e Pavia.

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