mercoledì 29 maggio 2013

Fabiana Luzzi: la storia della ragazza bruciata viva dal fidanzato


Il messaggio per il suo assassino
Corigliano Calabro ha detto addio alla giovane Fabiana Luzzi. Migliaia di persone si sono riversate nel Palazzetto dello Sport della cittadina in provincia di Cosenza, per rendere omaggio alla sedicenne accoltellata e arsa ancora viva dal fidanzato Davide, di soli 17 anni. Sconcerto e rabbia sono i sentimenti condivisi dalla popolazione di Corigliano, che ha salutato il feretro di Fabiana con alcuni palloncini bianchi a forma di cuore, a riprodurre le lettere del suo nome. Il Ministro dello Sport e delle Politiche Giovanili Josefa Idem, presente alla celebrazione (alla quale non sono stati ammessi fotografi, secondo i dettami della comunità dei Testimoni di Geova di cui fa parte la famiglia Luzzi), ha voluto esprimere il cordoglio di tutto il Paese e dell'esecutivo: "Di fronte alla scomparsa di Fabiana ribadisco l'impegno di tutto il Governo e del Ministero da me guidato a fare della lotta alla violenza di genere un punto qualificante di questa legislatura". Il primo passo in tal senso è la ratifica della Convenzione di Istambul contro ogni forma diviolenza contro le donne, effettuata nelle scorse ore dalla Camera dei Deputati e sottolineata da un lungo applauso dedicato alla stessa Fabiana. La stessa Presidente di Montecitorio Laura Boldrini aveva aperto la seduta parlamentare con un personale ricordo della giovane.
"Sei l'amore/errore più grande della mia vita": erano queste le ultime parole usate da Fabiana Luzzi in un biglietto indirizzato al suo fidanzato-omicida Davide, per il quale ilTribunale dei Minori di Cosenza ha peraltro formalizzato l'arresto per omicidio volontario aggravato. Il messaggio (custodito da un'amica intima della ragazza) era stato scritto prima che il 17enne compiesse l'efferato gesto, accecato dalla gelosia. Forse un presentimentoper la sedicenne Fabiana che, come ha raccontato a melty.it una coetanea di Corigliano, veniva spesso picchiata dal fidanzato. Un delitto in parte "prevedibile" che ha sconvolto un'intera comunità, arrivando a scuotere l'animo di una vecchia conoscenza della zona, divenuta star del calcio: "Temo che il problema più sottovalutato sia la monotonia e il vuoto delle vite di tanti giovani. Un vuoto che li può spingere, quasi senza rendersene conto, a buttare via la propria, di vita, e quella degli altri" scrive l'ex campione del Milan Rino Gattuso, in una lettera a "Repubblica""L'Italia sta vivendo una profonda trasformazione sociale" continua il Campione del Mondo 2006, "e i ragazzi più giovani non vanno lasciati soli". Donne e uomini di sport, come la Idem e Gattuso, possono contribuire a tener vivi i riflettori su una tragedia che riporta in prima pagina i fenomeni di violenza e femminicidio, purtroppo anche tra i giovanissimi.

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