Un biglietto con cui chiede libertà e tempo per riflettere. Cosa intendeva? Sono passate tre settimane, troppe per i genitori che non dormono più. Non dormono e non mangiano dal 13 aprile, da quando la figlia Diana di 15 anni si è allontanata da casa. Quel biglietto è l'unica traccia rimasta di lei, sparita senza portare con sè il necessario per stare via a lungo. Non il cellulare, non dei soldi. Niente.
Diana Andreea Husarciuc ha 15 anni, romena, vive a Fara in Sabina (Rieti) con i genitori e il fratello Daniele e frequenta un liceo di Monterotondo (Roma). Sabato 13 aprile alle 10 il padre ha trovato in casa un suo messaggio scoprendo che si era allontanata.
Nei giorni precedenti era stata rimproverata per il suo rendimento scolastico e le era stata prospettata la continuazione degli studi in Romania. Mamma e papà si sono rivolti alla trasmissione Chi l'ha Visto per denunciarne la scomparsa e hanno diffuso in rete un appello video.
LA MADRE - "Era il tuo pensiero o era di qualcun altro?" Chiede la madre guardando in camera e tentando di di non far tremare la voce. "Ci hai scritto di far passare del tempo, ma è troppo tempo, sono passati troppi giorni, aspettiamo un segnale da te, stiamo male, non dormiamo, non mangiamo, pensiamo a te, un bacio mamma". Poi il fratello Daniele.
IL FRATELLO - "Diana, qui si è fermato tutto, ogni due ore qualcuno va al cancello. Alle 2 di notte vado nei parchi a svegliare i barboni, ogni busta nera vado e la tocco e non ti so spiegare quello che sento. Ho paura, se ci vuoi bene torna al più presto, non andrò più a lavoro finché non ti troverò. E non me ne frega niente di quanto ci metterò. Ti appoggerò in tutto, ti prego torna a casa". E il finale è del padre.
IL PADRE - "Lo so che non sono stato presente perché lavoro, ma tu lo sai che ti voglio tanto tanto bene, che ti amo tanto, dacci almeno un segno in cui ci dici che stai bene, un messaggio, una telefonata. Diana, rispondi al nostro appello ti prego".
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