
Una storia, raccontata da La Stampa, di maltrattamenti e continue vessazioniaccaduta anni fa in un paese nel cuore del Canavese, a una trentina di chilometri da Torino. La madre e il suo ex convivente sono accusati di maltrattamenti ripetuti ai danni di minore. I due, che non stanno più insieme, si accusano reciprocamente.
Si è arrivati in tribunale in seguito alle insistenze dei nonni materni, che avevano notato dei lividi sul corpo della piccola. E lei ha trovato il coraggio di confessare quello che era successo, comprese le botte con il manico della scopa e la volta in cui era stata presa per le caviglie e tenuta sospesa nel vuoto oltre il parapetto del balcone. Tutto perché il compagno della madre voleva che lei lo chiamasse papà.
Nessun commento:
Posta un commento