lunedì 3 settembre 2012

Google va a caccia di pedofili‎

Per impedire la diffusione di contenuti vietati, Google assume dipendenti incaricati di visionare le immagini e i video più crudi e cestinarli. Un lavoro forse semplice, ma che spesso porta con sé conseguenze inquietanti.


Internet è uno strumento essenziale al giorno d’oggi, ma purtroppo è anche pieno di cose orribili. Un ex dipendente di Google ha trascorso un anno all’interno della grande azienda americana esaminando il contenuto più scabroso del web. Al termine del suo contratto temporaneo, Google si è rifiutata di assumerlo a tempo pieno.
La rete è piena di contenuti spregevoli e illegali, e le aziende che lavorano sul web hanno l’obbligo di rimuovere questi contenuti entro 24 ore e fare rapporto alle autorità.

Questa cosa, però, è talmente odiosa che nessuno all’interno di Google se ne vuole far carico e quindi, la grande G, ha pensato bene di assumere personale a tempo determinato che, al ritmo di 15.000 immagini al giorno esaminate, fa esclusivamente questo lavoro.

Quello che all’inizio poteva sembrare una mansione come un’ altra, alla fine si è trasformata in un incubo.Suicidi, smembramenti, pornografia infantile e tutto ciò che rientra in questa tipologia orribile di contenuti è passata davanti agli occhi di questo impiegato, e ha minato la sua psiche.
Durante una visita medica di controllo, gli fu consigliato di seguire alcune sedute di psicoterapia. Era arrivato al punto di scambiare qualsiasi foto normalissima per qualcosa di osceno. Una semplice immagine che ritraeva un padre e un figlio per lui rappresentava l’inizio di una relazione pedofila. Google gli propose una sessione iniziale di terapia e lo incoraggiò successivamente a proseguire per suo conto.

I dipendenti di Google con un contratto a termine possono lavorare in azienda fino a un massimo di un anno dopodiché, o vengono assunti a tempo pieno o vengono licenziati. E quest’ultima fu la sorte di questo sfortunato dipendente. Dopo 9 mesi gli comunicarono che il suo rapporto di lavoro sarebbe terminato.

Altri ex Google hanno riferito la medesima storia riferendosi in particolare a YouTube dove, a loro dire, è ancora peggio: turni di notte dalle 22 alle 8 attaccati allo schermo a guardare video allucinanti, inclusi quelli di Al Qaeda.

E anche quest’ultimi alla fine del loro contratto non sono stati assunti. A quanto pare ripulire il web dalla spazzatura è un compito che un dipendente fisso di Google non può fare, troppo rischioso, gli distruggerebbe il morale.

Nessun commento:

Posta un commento