sabato 17 settembre 2011

DON DI NOTO, LA CAUSA CONTRO IL PAPA E' PARADOSSALE

Roma - E' paradossale la decisione di rivolgersi alla Corte dell'Aja per far processare Benedetto XVI e i vertici della Curia romana per ''crimini contro l'umanita''', soprattutto perche' fu proprio l'Aja a non accettare il ricorso contro il partito pedofilo olandese dell'Amore Fraterno, della Liberta' e della Diversita'. A dirlo all'agenzia Zenit e' don Fortunato Di Noto, fondatore dell'Associazione Meter, che fin dalla sua costituzione nel 2006 aveva avviato una campagna contro questo partito scioltosi dopo 4 anni.

''La pedofilia del clero - dice il sacerdote -, come quella dei magistrati, degli avvocati, dei medici, degli insegnati, di un padre, madre, nonno, fratello, sorella e' un crimine contro l'umanita'; ed in questo caso e' bene ribadirlo che proprio l'Aja aveva ribadito che la pedofilia, nella liberta' di espressione, di riunirsi, inclusa la liberta' di organizzarsi in un partito politico, sono le basi di una societa' democratica''.

''Con questa motivazione - ricorda don Di Noto - il tribunale dell'Aja respinse il ricorso di alcune associazioni (tra le quali Meter) le quali chiedevano che il neonato Npdv, il partito dei pedofili, fosse bandito dalla societa' olandese''. ''Il giudice Hofhuis, presidente della Corte, stabili' che il partito 'non ha commesso un crimine, ma chiede solo una riforma costituzionale'. La fortuna e' stata che il partito pedofilo olandese ufficialmente si e' sciolto per la pressione pubblica e non certamente dell'Aja''.

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