lunedì 4 luglio 2011

padre abusa della figlia adottiva, madre parte civile

Avrebbe abusato della figlia adottiva per oltre un anno.
Protagonista della vicenda è un imprenditore veronese di 43 anni, il quale, secondo il capo d’imputazione, avrebbe compiuto “atti sessuali con la figlia adottiva” di 12 anni dal giugno 2007 all'agosto 2008.

Il procedimento a carico dell’uomo è nato a seguito della denuncia presentata dalla moglie che, nel dicembre 2008, querelò il marito con cui era sposata da 22 anni. 
La donna chiese di poter entrare nel processo come parte civile poiché il compagno avrebbe “distrutto” la vita della piccola brasiliana ed avrebbe “disintegrato” anche “i rapporti affettivi fondamentali della famiglia”. 
Secondo quanto scritto nell’atto di costituzione, infatti, gli eventi accaduti avrebbero inciso sull'equilibrio psicologico della madre, “la quale è afflitta da un grande senso di colpa ed inadeguatezza per non aver saputo proteggere” la sua bambina. I giudici del Tribunale veronese hanno accolto la richiesta della donna, malgrado non fosse persona offesa dal reato. 

Il presunto pedofilo deve ora affrontare un processo con l'accusa di violenza sessuale aggravata e nella prima udienza davanti al Tribunale di Verona. 

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