venerdì 3 giugno 2011

Esclusa dalla sfilata perché pesa troppo: 16enne ubriaca tenta di suicidarsi

Su una cosa simile ci sono mille ipotesi, chi colpevolizza gli insegnanti e la scuola, chi la società, chi i genitori, chi la giovane e chi il bar che ha venduto superalcolici ad un minore. possiamo fare mille ipotesi, ma nella psicologia di un adolescente è difficile entrare. Qualcuno diceva che l'adolescenza è come una malattia, altri invece sostengono il contrario, la realtà invece è che nessuno ha capito niente e qui la colpa è di tutti fuorché della ragazzina. E' della scuola e degli insegnanti in quanto non possono escludere una studente da una sfilata a loro piacimento, che poi, con che autorità organizzano sfilate di moda dove le alunne devono sfilare e ne decidono le modelle? se è una scuola tutti gli studenti sono uguali e non devono esistere distinzioni di nessun tipo. La società, che spesso esige e forma delle mode che nella coscienza delle persone a volte non bada alle fragilità. I genitori, cosa ci fa una ragazzina di 16 anni, da sola, a quell'ora fuori in un bar? Il barista, come si è permesso malgrado le leggi in vigore servire superalcolici a minorenni? o malgrado non sapesse dell'età della ragazzina, perché anche se in evidente stato di ubriachezza ha continuato a servirle alcolici? sulla vicenda bar e discoteche ce ne sarebbero molte da dire ma attualmente mi tengo ai fatti. La realtà nella vicenda è una sola, una ragazzina di 16 anni forse personalità fragile come del resto tutte le adolescenti a quell'età ha tentato il suicidio per "futili motivi" che per lei raffiguravano un ostacolo insuperabile, l'esclusione dalla sfilata di moda organizzata dalla scuola. Riflettiamo gente riflettiamo...

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