mercoledì 2 marzo 2011

Livia e Alessia ancora nessuna traccia, un mese fa iniziava il mistero.

Dopo il caso di Yara Gambirasio, che ha tenuto per tre mesi tutti noi col fiato sospeso, torniamo a parlare delle due gemelline svizzere Livia e Alessia di 6 anni. Di loro non si hanno più notizie da circa un mese, da quando il padre Matthias si è suicidato gettandosi sui binari della stazione ferroviaria di Cerignola. Le indagini sono in corso, ma dalle tv non trapela più nulla. Quelle poche informazioni che abbiamo le troviamo scandagliando la rete internet, sembra quasi che il lungo silenzio stampa che ha attanagliato per 2 mesi sulla scomparsa di Yara adesso si sia riversato sulle povere gemelline. Questo commento non vuole essere una polemica sul silenzio stampa ma un monitor per continuare a parlare, a parlare di quei bambini che non hanno più voce, bambini che sembrano dimenticati, piccole creature innocenti che dal mondo hanno avuto purtroppo solo brutti ricordi. Continuiamo a parlare di loro, anzi cominciamo a parlare di loro di tutti qui bambini che giorno dopo giorno soffrono per causa delle ingiustizie, e chiediamo a gran voce giustizia per loro povere vittime di un mondo che non li ha saputi ascoltare. Da qui voglio lanciare quindi un accorato appello perché chi sa qualcosa di Livia e Alessia si faccia avanti, lo stesso poi vale per Yara, e mi rivolgo a chi l'ha uccisa perché sia punto dal rimorso e vada a costituirsi. Da qui mi dilungo poi per chi ha offeso la memoria della povera Yara su facebook o sui social network, vergognatevi, quello che avete fatto e quello che continuate a fare per offenderla è solo gesto di imbecillità, e mi auguro che le forze di polizia perseguitino penalmente chi ha compiuto questi ignobili atti di diffamazione e di offesa per una bambina che tragicamente ha lasciato questo mondo.

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