sabato 5 marzo 2011

Abusi nella scuola materna di Leverano (Lecce): la bambina conferma tutto.

La bimba conferma: il bidello abusò di lei


Leverano (Lecce) - Ieri l’incidente probatorio con l’alunna di 5 anni che avrebbe subito violenze nei bagni della scuola materna a Leverano. “Era lui l’uomo cattivo”. Lo ha detto ieri mattina durante l’incidente probatorio una delle bimbe di cinque anni vittima delle “attenzioni” del bidello Cosimo Bruno My, 65enne di Leverano.
La piccola è stata ascoltata nella sede protetta del Cepam dalla psicologa Rosa Fatano, direttrice del centro antiviolenza di Lecce. A vederla e ascoltarla, ma attraverso un vetro il gup Carlo Cazzella, il pm Stefania Mininni, l’avvocato nominato dai suoi genitori Francesca Conte e l'avvocato difensore di My (che ha invece deciso di non presenziare) Carlo Madaro. Le dichiarazioni della piccola, giudicata attendibile dalla stessa Fatano, incaricata dal Tribunale di eseguire la perizia, adesso verranno acquisite come ulteriore prova degli abusi, già in parte ammessi dal presunto aguzzino durante l'interrogatorio col gip Antonio Del Coco.
A inchiodare il bidello, tornato in carcere dopo un periodo di detenzione ai domiciliari, erano state quattro telecamere nei bagni della scuola materna 2° Polo di Leverano, piazzate, all’insaputa di tutti, dai carabinieri della compagnia di Campi Salentina, su autorizzazione del magistrato, dopo la denuncia della mamma alla quale la bimba raccontò degli abusi. Gli occhi elettronici avrebbero immortalato il bidello dall’8 al 16 aprile del 2010. L’anziano con la scusa di assistere le piccole si sarebbe abbandonato in effusioni e toccatine di troppo, da gennaio ad aprile di quest’anno. Sarebbero una dozzina le alunne molestate dal 65enne.
È così che lo scorso 4 maggio, alla vigilia della ‘Giornata Mondiale contro la pedofilia’, My venne arrestato poiché ritenuto responsabile di “atti osceni” nonché “violenza sessuale aggravata”, in quanto ai danni di minori di anni 14 e in qualità di incaricato di pubblico servizio. 

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