14 Gennaio 2011
La ragazzina, costretta ad assumere farmaci abortivi
Violenza sessuale aggravata e detenzione di materiale pedopornografico. Questa l’accusa con cui è stato arrestato a Milano un cingalese di 23 anni.
L’uomo avrebbe abusato ripetutamente della figlia 13enne di una lontana cugina.
Avrebbe costretto la ragazzina a subire rapporti completi non protetti, documentati con foto e video. In più occasioni, inoltre, le avrebbe somministrato farmaci abortivi.
L’uomo avrebbe lasciato intendere alla sua vittima che, prima o poi, l’avrebbe sposata.
Le violenze si sarebbero consumate nell'abitazione della 13enne, tra settembre e dicembre 2010, all’assenza dei genitori di lei.
Dopo aver subito per quattro mesi, la giovane ha raccontato tutto ai genitori, i quali hanno presentato una denuncia in Procura che ha portato all’arresto dell’uomo.
L’uomo avrebbe abusato ripetutamente della figlia 13enne di una lontana cugina.
Avrebbe costretto la ragazzina a subire rapporti completi non protetti, documentati con foto e video. In più occasioni, inoltre, le avrebbe somministrato farmaci abortivi.
L’uomo avrebbe lasciato intendere alla sua vittima che, prima o poi, l’avrebbe sposata.
Le violenze si sarebbero consumate nell'abitazione della 13enne, tra settembre e dicembre 2010, all’assenza dei genitori di lei.
Dopo aver subito per quattro mesi, la giovane ha raccontato tutto ai genitori, i quali hanno presentato una denuncia in Procura che ha portato all’arresto dell’uomo.
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