venerdì 29 giugno 2012

“Siamo pedofili e ce ne vantiamo”

L’associazione che vuole l’accettazione sociale dei rapporti sessuali tra adulti e bambini è stata vietata da un tribunale olandese. Il gruppo filo pedofilia “Martijn” non potrà più riunirsi, anche se i suoi membri non sono disposti ad accettare questa decisione.
I PRO PEDOFILI -Un tribunale olandese ha vietato ieri un’associazione di pedofili. Il gruppo, molto controverso, si chiama Martijn, e conta una sessantina di associati, che si battono per far accettare il sesso tra adulti e bambini. I magistrati di Assen ne hanno ordinato l’immediata chiusura, perché minaccia l’ordine pubblico. Secondo il tribunale olandese la pedofilia rappresenta un comportamento orribile, né normale né accettabile. Martijn lede inoltre i diritti dei piccoli, perché i bambini non sono in grado di difendersi rispetto agli approcci erotici degli adulti. A novembre un tribunale penale aveva rifiutato di procedere contro l’associazione fondata nel 1982. La procura allora si è appellata alla magistratura civile, che ha accolto la sua richiesta di divieto. Martijn promuove un sito che offre secondo i giudici una rete di supporto digitale e sociale ai criminali che molestano i minorenni.
RIFIUTO DI SCIOGLIMENTO - Il presidente dell’associazione pro pedofilia Marthijn Uittenbogaard ha definito la sentenza un giorno nero per la libertà di espressione e per lo stato di diritto. Il suo avvocato ha confermato l’intenzione di appellarsi contro il divieto, già comunicata nei mesi scorsi, visto che l’associazione non compie alcun reato, ma promuove la causa di chi apprezza il sesso tra adulti e bambini. Il precedente presidente del gruppo Martijn, Ad van den Berg, era stato condannato a più anni di prigione a causa del possesso di materiale pedopornografico. Van den Berg si era difeso sostenendo che i filmati e le foto a luci rosse con protagonisti i bambini servivano a scopo di ricerca. Anche a causa di questo caso era partita una petizione firmata da 72 mila olandesi che chiedevano lo scioglimento di Martijn. L’anno scorso si era scoperto che c’era anche un prete cattolico all’interno del consiglio direttivo del gruppo.

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