martedì 26 giugno 2012

Facebook covo di pedofili

Sarebbe ora che Mark Zuckerberg fondatore di facebook oltre a rivedere quelle ignobili regole sullo spamming e sulle amicizie, si facesse carico di controllare o immettere dei filtri che impedissero agli utenti di creare pagine con contenuti così oltraggiosi e offensivi. Sarebbe anche ora che il caro Zuckerberg iniziasse a collaborare con la nostra Polizia Postale e le le nostre autorità, invece questo non succede. Molte domande ancora sono prive di una risposta riguardate il social-network da lui fondato Facebook.


- Che fine fanno le foto caricate dagli utenti? 
- Perché ha sostituito le nostre caselle di posta elettronica con le sue, che procedura di mercato è questa? - Perché il pulsante contro la pedofilia il così detto "Panic Button" è visibile solo in Gran Bretagna e non negli altri stati? 
- Secondo quali criteri definisci spamming una richiesta di amicizia non confermata?


Molte domande che attendono ancora una risposta, e intanto i bambini e gli adolescenti su Facebook vengono adescati dai pedofili. 
Zuckerberg attendiamo tutti con ansia, una risposta che sappiamo non arriverà mai. 


Speriamo che le forze dell'ordine e lo stato italiano si rendano conto del reale pericolo chiamato Facebook e prendano finalmente le dovute misure per la tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti presenti sul social-network.

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