venerdì 14 giugno 2013

"Un pedofilo perseguita mio figlio" Sos di una madre che chiede aiuto dopo aver denunciato gli episodi in caserma


Rovigo - LUI GLI HA chiesto l’amicizia su Facebook, nonostante avesse 14 anni più di lui e nonostante non si fossero mai visti prima. Subito ha iniziato a mandargli messaggi, all’inizio innoqui, per conoscersi. Poi è arrivato dritto al sodo: gli ha chiesto di vedersi, nel bagno di un grande centro commerciale della provincia e di fare sesso. Lui, il ‘cacciatore’, ha 28 anni. L’altro, la ‘preda’, è un ragazzino di appena 14 anni e a denunciare quanto accaduto è stata proprio la mamma del giovane, terrorizzata da quello che poteva accadere. Della vicenda se ne occuperà presto anche un servizio del programma ‘Le Iene’, ma agli atti della questura la denuncia è datata addirittura 3 marzo.
«MIO FIGLIO è un ragazzino molto trasparente — racconta la madre —. Spesso lascia Facebook aperto, sul computer di famiglia e sa che io e mio marito possiamo controllarlo». Proprio quello che è successo un giorno di inizio marzo. Sulla pagina del ragazzino c’è una chat che lascia senza parole i suoi genitori. «Questo uomo, che sul profilo, probabilmente falso, si dà 30 anni, aveva chiesto l’amicizia a mio figlio a settembre — continua la madre —. Nella conversazione di febbraio però gli aveva chiesto un appuntamento dopo aver inviato a mio figlio foto porno, link a siti osceni e chiesto se sapeva fare sesso». Alle domande dell’uomo il ragazzino rispondeva in maniera innocente. «“Vuoi vedere dei film?” gli chiedeva l’uomo e mio figlio rispondeva “cartoni?” — va avanti —. A un certo punto ha inviato a mio figlio il suo numero di cellulare e gli ha chiesto di vedersi nei bagni del centro commerciale per fare sesso. A quel punto io e mio marito siamo corsi alla polizia a denunciare il fatto». Nel frattempo la madre del ragazzino ha digitato su un motore di ricerca il numero di cellulare di quell’uomo ed è riuscita a scoprire che si tratta di uno gigolò rodigino con tanto di annunci e fotografie hard. «Mio figlio ha detto che non si sono mai incontrati e che gli ha risposto senza capire cosa volesse davvero quell’uomo — aggiunge —. Non sa ancora nulla di sesso. E’ stato il 28enne a disdire l’incontro, parlando di impegni di lavoro».
POI però «mercoledì ha contattato di nuovo mio figlio e mi sono decisa a chiamare ‘Le Iene’ — conclude —. Lo hanno prima cercato su Facebook, ma non ha abboccato. Poi l’hanno chiamato al cellulare per concordare un appuntamento (mercoledì) vicino all’Aliper». Il servizio andrà in onda nei prossimi giorni, ma ora resta l’angoscia per quello che è successo fino a oggi. «So che una volta si sono visti con la webcam — aggiunge —. Dopo la trappola della trasamissione, quell’uomo si è cancellato da Facebook».

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