martedì 18 giugno 2013

"Da un punto di vista qualitativo, è molto più grave l’aborto dell’abuso su un bambino da parte di un sacerdote". Le parole choc di Monsignor Martinez Castilla pronunciate durante una messa in Messico.


SAN MARCOS - "Da un punto di vista qualitativo, è molto più grave l’aborto dell’abuso su un bambino da parte di un sacerdote". Sono queste le parole choc che, pronunciate da monsignor Fabio Martinez Castilla, dell’arcidiocesi di Tuxtla nella regione del Chiapas, durante una messa, hanno fatto saltare sulla sedia più di un fedele. Quando viene perpetrato un atto di pedofilia, è il "futuro del bambino a morire", mentre l’aborto è "un assassinio". E' secondo questa teoria che l'alto prelato avrebbe seguito per l'espressione pronunciata nel corso dell'omelia. Poi, noncurante di quanto detto, ha ribadito il concetto. "Anche se l’aborto è molto più grave, quantitativamente le due cose arrecano un danno enorme e meritano di essere punite". Secondo Monsignor Castilla i preti pedofili non devono essere coperti ma incarcerati e banditi dalla Chiesa. Però bisogna ricordare che anche "insegnanti, politici, dottori e chiunque agisca contro il bene e la libertà di un bambino dev’essere punito". 

CONTRO PRESERVATIVI E SESSO ANALE

Le affermazioni dell'alto prelato non hanno bisogno di essere commentate. Purtroppo, però, l’arcivescovo non è nuovo a queste esternazioni. Tempo fa definì pazzo il vescovo di Alcalá de Henares, mons. Juan Antonio Reig Pla, che aveva consigliato alle coppie di praticare il sesso anale pur di evitare gravidanze indesiderate che portassero all’aborto. Più recentemente, invece, si è pronunciato contro l’utilizzo dei preservativi, definite delle toppe per evadere le proprie responsabilità. "È come affermare che l’unico di modo di fare pace sia quello di uccidere gli altri - ha detto Martinez -. La migliore soluzione al problema della responsabilità è che i genitori siano responsabili non solo nell’allevare ma anche nell’educare i figli". Mons. Fabio Martinez Castilla, 63 anni, è arcivescovo della più grande città del Chiapas da febbraio di quest’anno. Dal 2007 è stato vescovo di Ciudad Lázaro Cárdenas.

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