venerdì 28 giugno 2013

Don Patrizio Poggi e la pedofilia nella Curia romana: “Carabiniere reclutava ragazzi"


Patrizio Poggi, ex parroco del San Filippo Neri di Roma, condannato a cinque anni di reclusione per violenza sessuale su minori, lo scorso 8 marzo, ha deciso di presentarsi in un ufficio dei carabinieri del Noe (Nucleo per la tutela dell’ambiente) e raccontare tutto. Assicura di aver sentito “il dovere di tutelare la Santa Chiesa e la comunità cristiana essendo a conoscenza di gravi fatti che ne minacciano l’integrità e le normative canoniche e penali.”
Don Patrizio, come racconta Il Fatto Quotidiano, è una persona che non ha molto da perdere. “Nel marzo del 1999 il Giudice Edoardo Landi lo ha spedito agli arresti domiciliari con l’accusa di avere abusato sessualmente di 5 ragazzini tra i 14 e i 15 anni che frequentavano la sua parrocchia, San Filippo Neri, al confine tra Boccea e Primavalle”.
Nella testimonianza, nel lungo racconto fatto in un ufficio dei carabinieri del Noe emergono nomi e cognomi (fonte Il Corriere della Sera) di prelati e un circuito di prostituzione giovanile/minorile a beneficio di monsignori e parroci romani. Spunta la figura di un ex carabiniere (di cui Patrizio Poggi fa il nome e che sarebbe iscritto sul registro degli indagati) promuove “incontri e attività legate alla prostituzione maschile e in particolare minorile.”
Poggi racconta anche come avviene il reclutamento: “L’ex carabiniere li incontra e li seleziona all’interno e nei pressi del “Twink” di via Giolitti, adiacente alla stazione Termini”. L’ex carabiniere si presenta seduto su un’auto con contrassegno “Emergenza sangue.” Oltre a lui, all’ex carabiniere, c’è anche il direttore di una piccola agenzia che recluta testimonial per spot, “attratti dalla falsa attività di modelli o attori formalmente proposta” e un altro personaggio “chiave che” svolge attività di contabile in nero per la parrocchia di San Filippo Neri.”
LA7 aggiunge dettagli sul reclutamento: “Quando i ragazzi romeni su Facebook si mettono a torso nudo o in costume è un segnale, un simbolo per attirare l’attenzione di età adulta a scopo prostitutivo”

Don Poggi continua il racconto e testimonia di “incontri sessuali nelle chiese alla periferia romana con giovani dell’est Europa ed è in grado di fare i nomi di parroci che pagano abitualmente per prestazioni dei minori, quantificandone perfino le cifre. Somme fra i 150 e i 500 euro” alla volta dice. Poggi non si ferma e racconta che l’ex carabiniere è “coinvolto nel commercio clandestino di ostie consacrate, acquistate da aderenti a sette sataniche.”
Il magistrato ha già iscritto tre persone sul registro degli indagati.  Don Poggi termina con una confidenza: “Essendo seminarista presso il seminario minore di Firenze ho subìto vari atti di molestie da parte dell’allora rettore. Quella parrocchia aveva tra i suoi fedeli anche i noti Pietro Pacciani e Mario Vanni.”

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