giovedì 12 luglio 2012

Colpo degli hacker Anonymous: in rete nomi ed email dei pedofili

Gli hacker pensano ai bambini: scatta oggi l'operazione PedoChat, contro i siti internet popolati dai pedofili. Già 190 quelli smascherati dal gruppo Anonymous. Come incastrare coloro che commettono abusi? Pubblicando una lista di email e indirizzi IP per risalire agli "Uomini neri" della rete.


E’ guerra aperta fra gli hacker del gruppo Anonymous e i pedofili che operano online. In un attacco appena sferrato e la cui notizia sta ora facendo il giro del mondo, i pirati informatici hanno violato e scandagliato siti internet, chat e forum utilizzati dai pedofili per lo scambio di immagini pornografiche che vedono protagonisti bambini. Decine e decine di nomi e indirizzi email sono stati già resi pubblici, tutti utenti riconducibili ad un portale di nome “Pastebin”. Il collettivo, ufficialmente fuori legge e che non piace ad USA e Gran Bretagna, ha postato un video sul proprio canale Youtube che annuncia la campagna, chiamata “Operazione PedoChat”. Un filmato in pieno stile V per Vendetta, in cui unportavoce del gruppo appare mascherato da Guy Fawkes e presenta dettagli ed obiettivi del progetto. “Recentemente la nostra attenzione si è concentrata sul proliferare di siti web dedicati ai pedofili, con tanto di chat e condivisione di materiale illecito”, dichiara l’hacker, “Questi sono spesso intelligentemente nascosti e sconosciuti alla maggior parte degli utenti ordinari. Anonymous punta a diminuire, se non a sradicare questa piaga della rete. Per il bene dei nostri seguaci, per il bene del genere umano e per il nostro stesso divertimento, espelleremo da internet e distruggeremo sistematicamente i portali a sfondo pedopornografico che continuano ad esistere nell’ombra”. In un precedente raid, “Operation Darknet”, gli “Anonimi” avevano oscurato 40 siti internet, per un totale di più di 100GB di contenuti raffiguranti bambini abusati, e smascherato 190 pedofilirivelando i loro indirizzi IP, codici di identificazione tracciabili e riconducibili agli indirizzi fisici degli stessi soggetti. Nel video, il portavoce dei pirati informatici ha anche fatto appello diretto al pubblico affinché faccia pressione sui politici e sui media per la chiusura immediata delle chat-rooms.


In anteprima il video di rivendicazione degli Anonymous:

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