venerdì 28 ottobre 2011

Pedofilia: cresce l’allarme in Italia per l’adescamento on line


Cresce l’allarme pedofilia in Italia, un pericolo sempre più presente che arriva dal web. E’ forte e chiaro il messaggio lanciato dalla Polizia Postale che ha condotto le indagini sulla pedofilia on line. Solo nei primi nove mesi di quest’anno 2011 sono stati registrati 39 arresti, 685 denunce, effettuate 554 perquisizioni, e attualmente sono in corso circa 16.141 controlli e osservazioni.
Se è vero che il web ha aperto le porte alla modernizzazione ed un modo di comunicare innovativo e tecnologico, purtroppo rappresenta terreno fertile anche per la pedofilia. Difendere i giovani dalla pedofilia on line è una missione che la polizia postale sta inseguendo con mezzi chiari e decisi, uno tra questi, presentare l’identikit del pedofilo che cerca le su vittime nel web. Se prima i pedofili adescavano le loro vittime al parco, oggi lo fanno grazie ai social network. Facebook, uno tra i social network più famosi e utilizzati dai minori, è il primo recinto nel quale si addentrano i pedofili alla ricerca dei giovani da far cadere nello rete perversa.
Ecco come si muove il pedofilo nella rete. Studia con cura i profili delle vittime da adescare, addentrandosi nelle vite dei più fragili, analizza le loro paure e soprattutto le loro debolezze. Controllare i minori è diventato sempre più difficile per i genitori, questo grazie anche ai cellulari di ultima generazione che permettono ai ragazzi di navigare senza alcun controllo. E’ vero anche che l’iscrizione a facebook è vietata per i minori, ma è altrettanto vero, che in tanti cambiano la data di nascita per potervi accedere.
Forse qui dovrebbe esserci un maggior controllo sulle reali iscrizioni degli utenti e sui profili, e quindi sulle coincidenze delle date di nascita con i corrispettivi nomi. A tal proposito lo stesso direttore della polizia postale Apruzzese, ha definito i social network, un vero “territorio di caccia” per i pedofili; asserendo anche : “fatta la legge fatto l’inganno”; ecco come tanti minori diventano tutte possibili vittime di adescatori pedofili. Si è scoperto inoltre che spesso ci sono altri minori che si addentrano alla ricerca di possibili vittime.
E’ stata riportata la notizia, infatti, che qualche tempo fa girava nel web e nel facebook in particolare, l’invito ad inserire una foto di cartone animato nel proprio profilo; un gesto che poteva apparire innocente e che invece si è rivelato fonte di esca per tanti giovani ignari del pericolo che correvano. Iniziativa che fu bloccata dopo averne scoperto la pericolosità e la reale intenzione.
Per difendere i ragazzi nel web è stato istituito il programma Moige, un movimento dei genitori che si sta divulgando in tutte le scuole per sensibilizzare in modo ancora più concreto e forte, i minori verso le reali e pericolose minacce che si nascondono dietro la catena dei social network.

Nessun commento:

Posta un commento