sabato 15 ottobre 2011

Nasce in Europa il sistema anti-pedofili sul web

BRUXELLES - "Rischia di diventare inutile istituire il reato di grooming, cioè di adescamento sessuale dei minori online, se poi non possiamo risalire ai colpevoli. E`come inasprire le pene per gli automobilisti indisciplinati e togliere le targhe alle auto". Così si è espresso stamane Tiziano Motti, eurodeputato eletto nelle fila dell`Udc, membro del Partito Popolare Europeo e della Commissione Mercato Interno e Difesa dei Consumatori. Per spiegare come si può risalire ai pedofili che adescano tramite chat e social forum, Motti ha organizzato una conferenza stampa al Parlamento europeo, invitando come ospite Fabio Ghioni, esperto a livello mondiale in sicurezza e tecnologie non convenzionali.
"Il sistema esiste già e l`anno scorso il Parlamento europeo ha approvato a maggioranza assoluta la risoluzione nata dalla mia iniziativa politica che istituisce un Sistema di Allerta Rapido Europeo (Sare) contro pedofili e molestatori sessuali. Quest`anno è stata approvata in commissione Libertà Civili la relazione che chiede che sia contrastato efficacemente il reato di adescamento sessuale dei minori in Internet. Tuttavia, ciò non sarà possibile senza l'estensione della direttiva sull'archiviazione dei dati di traffico nelle telecomunicazioni anche ai content providers, quei luoghi virtuali come chat e social forum che più facilmente i pedofili utilizzano per i loro scopi".
Questa mattina l`onorevole Motti ha diffuso lo studio dell`esperto informatico Fabio Ghioni, presentato alla Commissione europea, che si sta occupando della revisione della direttiva europea 24/2006. Il sistema potrà garantire l`individuazione dei colpevoli di reati legati alla pedofilia e alla pedopornografia online, garantendo il rispetto della privacy e della libertà di espressione dei cittadini onesti.

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