Nei giorni scorsi la rete è letteralmente impazzita per la vicenda del video hard di Belen Rodriguez, che sarebbe stato diffuso attraverso alcuni siti internet e poi è finito nelle piattaforme P2P, garantendone una capillare distribuzione tra curiosi. Dopo esserci chiesti quali potrebbero essere le conseguenze a cui gli utenti vanno incontro scaricandolo sul proprio computer, arrivano anche gli sviluppi della procura di Milano.
PREVEDIBILE - Come spiegava Daniele Minotti in un editoriale della scorsa settimana,
Alcune fonti affermano che la showgirl avrebbe partecipato alla realizzazione del video in età minore. Supponiamo sia vero. Va ricordato che anche una minorenne “matura” è pur sempre una minorenne e la legge italiana (e non solo) punisce sia la diffusione (ad esempio, mediante software di P2P) sia la mera detenzione di materiale pornografico coinvolgente minori: artt. 600-ter, comma 3, e 600-quater c.p. Non soltanto “bambini”, dunque, ma semplicemente “minori”; e, infatti, la locuzione più corretta usata dal legislatore è “pornografia minorile”, non quelle più restrittiva di “pedopornografia” (cioè riguardante i soli bambini). In sostanza, nel dubbio, consiglierei di fare molta attenzione a maneggiare materiali così scottanti. Nessun moralismo, soltanto un consiglio sulla scorta della legge vigente e su quanto accaduto (condanne comprese) in relazione al caso “Forza Chiara” di qualche anno fa.
E INFATTI - Come le agenzie spiegano oggi,
La procura di Milano sta indagando per diffusione di materiale pedopornografico in relazione al video “a luci rosse” apparso sul web nei giorni scorsi e che mostra scene di sesso tra la showgirl Belen Rodriguez (all’epoca minorenne) e un suo ex fidanzato argentino. Su questo video era già stato aperto un fascicolo per tentata estorsione, perché la stessa Belen aveva denunciato nel maggio 2010 che le erano stati chiesti soldi affinché le immagini non finissero in rete.
È dunque possibile che chiunque abbia scaricato il video su eMule possa correre dei rischi: tramite reti P2P, quando si scarica un file lo si condivide anche, in automatico, sulle reti stesse.
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