giovedì 10 novembre 2011

eh... le linee guida della chiesa contro la pedofilia???


Pedofilia in parrocchia,
arriva il “colpo di spugna”


Il Gip del tribunale costretto ad archiviare il fascicolo perchè i reati sono ormai prescritti. Il diacono Briano non pagherà per gli abusi dei quali era accusato

Savona. Archiviato per sopraggiunta prescrizione dei reati. Una pietra tombale, un “colpo di spugna” sulle accuse di pedofilia nei confronti di Franco Briano, 63 anni, diacono e assistente di don Lupino nella parrocchia di San Dalmazio a Lavagnola.
Il giudice delle indagini preliminari Fiorenza Giorgi ieri non ha potuto far altro che ratificare le conclusioni a cui era giunto il sostituto procuratore della Repubblica Alessandra Coccoli a seguito dell’inchiesta avviata in seguito alle denunce di Francesco Zanardi, una delle vittime della pedofilia che alla fine degli anni ’90 ha infestato la curia savonese.
«Si tratta di fatti accertati e ammessi da Briano che risalgono al ’76. È tutto prescritto, anche l’ultimo episodio che ha coinvolto un maggiorenne nel 1996» ha spiegato il gip. Briano in un drammatico interrogatorio di un anno fa in procura ha ammesso gli addebiti, ha raccontato di aver toccato i ragazzini che frequentavano la parrocchie, i campi scout, i campi estivi, infilandosi nelle brande al momento di andare a dormire. E per convincere le sue giovani potenziali vittime a partecipare all’attività esterna non esitava a fare regali.
Per poi entrare in azione con i suoi squallidi giochini al momento dell’adunata per andare a letto. E quei terribili momenti sono stati raccontai da Briano, ma anche dalle vittime dell’epoca che ora sono quarantenni di successo. Briano che non sembra essere sfuggito allam terribile “legge” che «gli abusanti di oggi sono gli abusati di ieri»,
La prescrizione ha cancellato quei reati, non assolto Franco Briano che invece dovrà rispondere di possesso di materiale pedopornografico, reati di competenza della procura di Genova. Sul pc di Briano, infatti, sono state ritrovate immagini di bambini nudi che l’assistente della parrocchia di san Dalmazio ha scaricato da internet. E per quel reato sarà processato.
Ma il buco nero della curia savonese nel campo della pedofilia ha coinvolto anche altri parroci: don Nello Giraudo, don Achille, don Rebagliati, quest’ultimo sotto inchiesta per favoreggiamento della prostituzione.
E i destini giudiziari di molti di loro pauiono destinati tutti alla stessa conclusione: prescrizione. Al momento il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro non ha ancora adottato provvedimento ufficiali, ma nonostante la gravità dei fatti contestati anche le accuse nei confronti di don Nello Giraudo, ora fuori dalla Curia, sono prescritte. Al pari di quelle per don Achille. Violenze datate nel tempo che se penalmente non avranno ripercussioni, dal punto di vista sociale mettono in luce uno spaccato preoccupante all’interno della chiesa savonese negli anni ’80 e ’90.
Don Rebagliati, infine. Sarà interrogato forse la settimana prossima dal pm.

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