
Le indagini sono partite nel mese di marzo 2010, in seguito alle denunce dei famigliari di due disabili ricoverati nella casa di cura in cui l’uomo prestava servizio. Dopo aver raccolto sufficienti prove, tra cui foto e video, l’assistente sociale è stato arrestato ad aprile. Pare che si sia subito definito “pedofilo” e non abbia avuto reticenze a raccontare i dettagli dei suoi odiosi crimini.
Soltanto a metà gennaio la Procura della regione Berna Mitteland ha comunicato ai legali delle vittime e agli istituti coinvolti, in Svizzera ma anche in Germania, l’avvio del procedimento penale nei suoi confronti. Ancora un caso di violenza sessuale su minori all’interno di comunità che invece dovrebbe tutelarli. Dopo i numerosi episodi di maltrattamenti in varie scuole, soprattutto asili nido, la cronaca deve occuparsi per l’ennesima volta di terribili sevizie su vittime indifese.
Le mura domestiche, dunque, spesso non proteggono, anzi diventano la prigione in cui si consumano storie che non vorremmo mai raccontare.
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