mercoledì 18 settembre 2013

Nuova norma accettata da Papa Francesco: Chi denuncia crimini sessuali rischia 2 anni di carcere si aspetta una sua risposta sul perchè abbia accettato questa legge che pone un distacco tra popolo e chiesa.


Vaticano -  Una nuova norma sta creando malcontento generale nella comunità che credeva nel rinnovamento della Chiesa, e sta confermando i sospetti di chi non credeva in un Papa davvero rivoluzionario.
Dopo lo scandalo dello Ior arriva una nuova norma che creerà maggiore distanza tra popolazione e chiesa, Papa Francesco ha deciso di aggiornare il sistema legale vaticano criminalizzando la fuga di informazioni riservate. Come recita questa norma «Chiunque si procura illegittimamente o rivela notizie o documenti di cui è vietata la divulgazione è punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni o con la multa da euro 1.000, o da euro 5.000"».
Dopo la divulgazione della notizia molti hanno storto il naso poiché vigente con questa legge, Papa Francesco ha reso illegale anche denunciare i crimini sessualisui minori, tanto per fare un esempio.Secondo le nuove norme chi abusa di un minore verrà punito con dodici anni di carcere, ma come può una persona denunciare se rischia minimo sei mesi di carcere?
Inoltre nel 2001 con il De delictis gravioribus emanato dal Papa precedente Joseph Ratinger, si impone il segreto pontificio sui delitti che violano il VI Comandamento e di fornire le notizie di reato solo alla Congregazione per la dottrina della fede, quindi non ci sono vie legali per accusare i crimini della Chiesa.
Ora attendiamo aggiornamenti sulla vicenda e magari una presa di posizione del Pontefice. 

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