sabato 17 agosto 2013

Abusi su una minore dai 6 ai 14 anni: prete indagato per violenza


Per otto anni, dal 2001 al 2009, avrebbe abusato di una ragazzina che all’inizio della vicenda aveva solo 6 anni. Per questo un prete bergamasco di 38 anni, ex vice parroco della parrocchia di un comune della Valle Brembana, attualmente in un convento francescano a Trento dove sta facendo il noviziato, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di violenza sessuale. Nei suoi confronti il pm Gianluigi Dettori, titolare dell’inchiesta, aveva chiesto la misura cautelare degli arresti domiciliari, ma il gip Giovanni Petillo ha respinto l’istanza.

Non sussisterebbero più i pericoli di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove, visto chel’ultimo episodio risalirebbe al 2009, quando la piccola, ormai 14enne, avrebbe deciso di dire basta alle richieste del religioso e lui da quel momento avrebbe smesso di molestarla. Il pm, prima di fare ricorso contro la decisione del gip, si è riservato di valutare l’ordinanza. Secondo le contestazioni, tutto ha inizio nel 2001, quando il sacerdote è anche insegnante di religione alle scuole elementari frequentate dalla piccola e responsabile dell’oratorio e del centro ricreativo estivo della parrocchia del comune della Valle Brembana, anch’essi frequentati dalla presunta vittima.
È in queste vesti che il sacerdote, secondo il pubblico ministero, avrebbe abusato più volte nel corso degli anni della ragazzina. In alcune occasioni, l’avrebbe invitata a seguirlo nelle stanze della parrocchia e l’avrebbe costretta a denudarsi. In altre, invece, sempre secondo le accuse, si sarebbe spogliato lui e avrebbe costretto la piccola a toccarlo nelle parti intime. La vicenda sarebbe proseguita fino al 2009, quando la piccola, ormai compiuti i 14 anni, avrebbe detto basta e il religioso avrebbe accettato il suo rifiuto. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per quattro anni la giovane non avrebbe rivelato a nessuno il suo segreto, neppure ai genitori.
Poi, qualche settimana fa, a pochi giorni dal suo diciottesimo compleanno, ecco la decisione di denunciare il prete. Tutto sarebbe nato, secondo quanto da lei raccontato al pm, durante una cena in pizzeria con alcuni amici, quando, a un certo punto, uno dei presenti aveva rivelato la sua intenzione di denunciare alla magistratura un ragazzo che giorni prima, al termine di una discussione, lo aveva colpito al viso con un pugno.

La giovane era scoppiata all’improvviso a piangere, ma non aveva spiegato il perché del suo atteggiamento ai compagni. La denuncia ventilata dall’amico le aveva risvegliato il ricordo del sacerdote e dentro di sè aveva maturato l’intenzione di rivelare tutto ai carabinieri. E così il primo luglio scorso, a pochi giorni dal compleanno, la giovane si era recata dal pm a raccontare tutta la storia. Il religioso, invece, non è ancora stato sentito dal magistrato.

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