sabato 14 aprile 2012

ragazzina in ospedale: "Rapporti sessuali con un 40enne"


Violenza (Germogli)
Violenza (Germogli)
Macerata, 11 aprile 2012 - Lui ha quarant’anni, lei appena dodici. Quasi trenta primavere di differenza, che però non avrebbero impedito ai due di allacciare una relazione sentimentale. Una relazione che però è finita sulle scrivanie della Questura di Macerata, i cui uomini stanno ora indagando su quanto avvenuto.
E sono molti, gli aspetti da chiarire. I fatti risalgono a domenica scorsa, giorno di Pasqua. La dodicenne maceratese, di origini meridionali, viene accompagnata in ospedale dalla madre. I medici del capoluogo sottopongono la ragazzina a una serie di controlli dai quali emerge che nelle ore immediatamente precedenti la dodicenne ha avuto un rapporto sessuale.
Un rapporto completo e — a quanto pare — non violento, visto che sul corpo della giovane i sanitari maceratesi non riscontrano alcun segno di tal genere. Dall’ospedale, vista la giovanissima età della ragazza, parte subito una segnalazione in Questura. Ed è proprio dalla polizia che madre e figlia si recano subito dopo le visite mediche, attorno alle tre del mattino del lunedì di Pasquetta.

Di fronte agli agenti, madre e figlia (di origini meridionali, ma da qualche tempo residenti a Macerata) ricostruiscono la relazione con il quarantenne. L’uomo, anche lui meridionale, risiede in pieno centro storico, a pochi metri di distanza dalla casa in cui la dodicenne vive assieme alla madre. I due si frequenterebbero da tempo, probabilmente da un paio di mesi.
A quanto pare, la madre della ragazzina sarebbe stata a conoscenza del fatto che sua figlia conosceva l’uomo, ma forse non sospettava che il rapporto fosse arrivato fino a quel punto. Di qui la decisione, domenica sera, di accompagnarla in ospedale, dove è emerso che la ragazzina aveva avuto un rapporto sessuale. Enonostante la giovane fosse consenziente, il fatto che abbia appena dodici anni prefigura un caso da codice penale.

A chiarire i contorni della vicenda saranno ora gli uomini della Questura, che dopo aver raccolto le testimonianze della ragazzina e della madre, dovranno ora ascoltare la versione dei fatti del quarantenne. Resterebbe poi da chiarire l’effettivo ruolo della madre. Il fatto che sia stata proprio lei ad accompagnare la ragazzina in ospedale farebbe pensare che la donna fosse all’oscuro dei reali rapporti tra sua figlia e il vicino di casa.
Allo stesso tempo, però, la versione fornita ai poliziotti presenterebbe qualche incongruenza. Gli investigatori si muovono con grande cautela, non solo per l’estrema delicatezza della questione, ma anche perché la ricostruzione della vicenda fornita dai soggetti coinvolti presenterebbe diversi aspetti da chiarire. Al momomento, comunque, nei confronti del quarantenne non sono state adottate misure cautelari. Nei prossimi giorni, sicuramente, la questione si delineerà con maggiore precisione.

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