mercoledì 26 agosto 2015

Pedofilia, usava WhatsApp per inviare foto porno a un bambino: arrestato

Ancora un caso di pedofilia mimetizzata nelle maglie della Rete: l’ennesimo. L’uomo – un cinquantunenne della Valdichiana – agiva indisturbato tramite WhatsApp, attraverso cui inviava foto pedopornografiche a un bambino di 10 anni. Individuato, è stato arrestato dai carabinieri per istigazione a pratiche di pedofilia e pedo-pornografia, pornografia minorile e detenzione di materiale pedopornografico.

Pedofilia on line

Le indagini hanno preso il via da quando i sospetti dei genitori della piccola vittima attenzionata dal cinquantunenne toscano hanno comiciato ad avere inquietanti riscontri: i carabinieri di Camucia di Cortona (Arezzo), infatti, sono stati allertati dal papà e dalla mamma di un bambino romano i quali, poco prima, avevano visto che sul telefono cellulare del figlio, tramite l’applicazione WhatsApp, erano state inviate da un’utenza sconosciuta alcune foto chiaramente pedo-pornografiche. Gli accertamenti effettuati sul numero dal quale erano partiti i messaggi hanno permesso di risalire in tempi brevissimi all’identità dell’intestatario, l’orco di turno, individuato il quale come mittente dei messaggi a sfondo pedopornografico, le indagini hanno subìto una svolta immediata.

Le indagini, la svolta

Quindi, con una perquisizione nell’abitazione dell’uomo, i carabinieri hanno trovato la conferma ai loro già nutriti sospetti: tra i riscontri effettuati, il rinvemimento di alcuni telefoni cellulari, nella cui memoria erano conservate immagini a sfondo sessuale, tra le quali anche quelle inviate al minore dal quale è partita l’indagine. Il cinquantunenne è stato quindi arrestato e trasferito nel carcere di Arezzo. Attualmente, le indagini in corso sul caso riguardano l’accertamento sulle modalità attraverso le quali l’uomo, un insospettabile impiegato, individuava i bambini da contattare.

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