sabato 18 gennaio 2014

Sgominata un'organizzazione internazionale di cyber-pedofilia

Organizzavano in diretta streaming, via webcam, abusi perpetrati sui bambini nelle Filippine per utenti disposti a pagare da ogni parte del mondo. Sono così finite in manette 29 persone nell'ambito di una maxi operazione internazionale anti-pedofilia condotta dalla National Crime Agency britannica, coordinata dall'Immigration and Customs Enforcement statunitense e dalla polizia federale australiana.

L'Operation Endeavor, nome in codice per l'indagine avviata sotto copertura nel 2012, ha coinvolto 12 Paesi nel mondo, portando a sgominare un'organizzazione criminale che gestiva un mercato proficuo. L'inchiesta ha preso le mosse dopo che milioni di immagini di abusi sessuali su bambini erano state ritrovate sui computer degli inglesi Timothy Ford e Thomas Owen, arrestati lo scorso anno.

Nel corso dell'operazione sono stati individuati 733 sospetti criminali nonché le probabili vittime. Quindici bambini tra i 6 e i 15 anni sono stati presi in custodia dai servizi sociali nelle Filippine. Secondo la Nca, le immagini hanno fruttato oltre 61.000 dollari all'organizzazione. Come riportato dalla Cnn, alcune delle persone coinvolte negli abusi provenivano dalle stesse famiglie delle vittime.

I cyber crimini di tipo sessuale rappresentano una minaccia emergente per Paesi poveri come le Filippine, dove i genitori vengono persuasi a permettere molestie sui figli in cambio di centinaia di dollari. Il mercato è particolarmente consolidato nelle Filippine, dove si parla inglese, la popolazione è abituata ad utilizzare strumenti tecnologici ed è diffuso l'accesso a Internet.

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