sabato 18 gennaio 2014

arrestato l’ex tastierista dei Modà. E' accusato di aver molestato 4 ragazzini


L'uomo finito nei guai, a Milano, con l'accusa di molestie sessuali su minori è un membro della band dei Moda', una delle più amate nel panorama pop-rock. L'uomo, residente nell'Hinterland Milanese, è stato arrestato martedì dalla polizia, e posto ai domiciliari dall'autorità giudiziaria, che ha applicato, per la prima volta, il braccialetto elettronico tra le misure. Si tratta, secondo quanto riporta  il Corriere, di "Paolo Bovi, fondatore ed ex tastierista dei Moda', che dal 2005 è passato dietro il palco come fonico della band seconda nel 2011 e terza nel 2013 al festival di Sanremo. 
 Bovi, che con il leader, Kekko, fondò la band in un oratorio, come animatore di una parrocchia è indiziato per avere molestato nel 2011 quattro ragazzini fra i 13 e i 16 anni''. L'uomo, incensurato, frequentava da anni la parrocchia, era cresciuto all'interno della cerchia dei frequentatori ed era rimasto legato al luogo assumendo nel tempo il ruolo di educatore-animatore e insegnava chitarra ai ragazzi della parrocchia. Lo conoscevano tutti, i genitori si fidavano di lui, ma a un certo punto alcuni allievi hanno iniziato ad avere comportamenti strani e alla fine hanno raccontato le violenze subite dal loro maestro. È partita così l'indagine sul fonico.
 L'ordinanza è stata emessa, su richiesta del terzo dipartimento della Procura, dal gip Luigi Gargiulo, che ha disposto la misura degli arresti domiciliari e l'obbligo del braccialetto elettronico, provvedimento applicato per la prima volta dagli investigatori milanesi. Le quattro violenze contenute nell'accusa, sarebbero avvenute nel 2011 ma le denunce dei genitori sono arrivate solo nel 2013, quando cioè una madre si è accorta del cambio di comportamento del proprio figlio, apparso in molte occasioni nervoso e violento. Alle continue richieste di spiegazione da parte della donna, il ragazzino ha raccontato le molestie subite dall'educatore-animatore. La madre della vittima si è allora confrontata con i genitori di alcuni amici del figlio e in breve sono emerse le stesse drammatiche testimonianze.
In tutti i casi i ragazzi hanno parlato di "penitenze" da scontare quando perdevano a strip poker in parrocchia, ma anche di molestie fisiche spacciate per massaggi. In un'occasione, inoltre, il 40enne avrebbe convinto un minore a sdraiarsi nudo assieme a lui all'interno di un sacco a pelo utilizzato durante un campeggio in Val d'Aosta. Nell' ordinanza il gip Gargiulo ha definito gli atti di "lieve entità" in virtù del fatto che non sarebbero stati consumati rapporti sessuali completi. Riscontri incrociati sulle testimonianze delle vittime, di genitori e conoscenti, e una serie di intercettazioni, hanno incastrato il presunto pedofilo, che era già stato allontanato da tempo della parrocchia.

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