martedì 31 gennaio 2012

FATEMI ANDARE SULLA NAVE A CERCARLA

RIMINI Avrebbe voluto entrare dentro la nave. Nella pancia della Concordia che le ha portato via la figlia. Voleva cercarla sott'acqua, sperando di ritrovarla, stringerla tra le proprie braccia e riportarla sulla terraferma. Ieri, Susy Albertini, la mamma di Dayana Arlotti, la bimba di 5 anni che assieme al padre William risulta ancora tra i dispersi, non ce la faceva più ad aspettare senza fare nulla. Era all'Isola del Giglio, a pochi metri di distanza dal relitto del gigante naufragato venerdì scorso. "Fatemi salire per ritorvare mia figlia. A me risponderà", ha chiesto ai militari della Guardia di finanza che l'accompagnavano. Un desiderio che non si poteva esaudire: anche le ricerche erano sospese a causa del maltempo. La mamma riminese si è potuta però avvicinare alla Concordia per lanciare un fiore. Un saluto alla piccola. Non è la rassegnazione: si continua a sperare nel miracolo. E i primi a farlo sono i soccorritori che, nonostante siano passati sette giorni dalla tragedia, non vogliono smettere di cercare.
"Ci raccontano di condizioni spaventose all'interno del relitto – spiega l'avvocato della donna, Davide Veschi -. Praticamente è quasi impossibile vedere dove si sta andando. Tutti gli indicatori ci portano però a pensare che Dayana e William si siano persi nella zona del ponte quattro". Ed è lì che li stanno cercando.

Intanto a Rimini continua a sperare di ottenere qualche notizia anche la famiglia del babbo. "Un sommozzatore mi ha detto che la zona dove pensiamo si trovino è molto difficile da esplorare – ha raccontato ieri la cugina Sabrina Ottaviani -. Inoltre, giustamente, danno la precedenza sul ponte quattro al controllo di aree per metà invase dall'acqua dove ci possono essere bolle d'aria ed eventualmente dispersi ancora vivi. La zona completamente sommersa sarà esplorata in seguito. Continuiamo a sperare anche se è giorno dopo giorno più difficile". Difficile ma non impossibile. Nei parenti l'angoscia è sempre più grande, ma la rabbia non trova posto. Le notizie che vengono date ora dopo ora sulla negligenza del comandante della nave, Francesco Schettino, non sembrano distogliere l'attenzione della cugina dalle ricerche e quindi dalla speranza di ritrovare ancora William e Dayana. "Sinceramente ormai non è prendersela con le dichiarazioni di questa persona che ci farà ritornare i nostri cari. Quindi perchè infierire? Avrà già la sua coscienza. Se è pulita, meglio per lui. In caso contrario, ha già la sua pena. Questo è quello che penso io", ha dichiarato.

E ci sono anche loro: gli amici di William. Lo aspettano per andare insieme a vedere di nuovo una partita del Cesena, la sua squadra del cuore. “Non smetteva di parlare - lo descrive, Gianluca Carapia, uno del gruppo dei tifosi al quale apparteneva William -. Ha avuto un brutto periodo qualche anno fa, quando ha subito il trapianto dei reni. Ma ce l’ha fatta a riprendersi. Anche se purtroppo erano sempre necessarie le medicine”.

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