mercoledì 25 febbraio 2015

La moglie dormiva lui violentava la figlia Condannato a 18 anni

La moglie dormiva lui violentava la figlia Condannato a 18 anni
Pesanti come macigni le accuse che pendevano sulla sua testa: dalle ripetute violenze sessuali sulla figlioletta di appena 4 anni, alle continue botte e bastonate alla moglie, alla quale, quando la donna aveva trovato il coraggio di scappare di casa con la bambina, aveva addirittura strappato un orecchio con un morso. Ma altrettanto pesante è stata la condanna che martedì mattina il tribunale di Pistoia ha inflitto all’uomo: 18 anni e 6 mesi di reclusione, con la decadenza dalla potestà genitoriale.
Imputato di violenza sessuale pluriaggravata, lesioni personali aggravate, maltrattamenti in famiglia e violazione di domicilio, un nigeriano di 49 anni, di cui non scriviamo il nome per tutelare il diritto alla riservatezza della figlia minorenne. L’uomo, uscito di recente dal carcere, dove si trovava per altri reati, è attualmente irreperibile.
I fatti risalgono agli anni 2005-2006, quando, insieme alla moglie e alla figlia, l’uomo abitava in un comune della Valdinievole. Le accuse nei suoi confronti iniziarono a venire fuori quando la moglie dovette essere ricoverata all’ospedale a causa dell’ennesima aggressione subita, il 9 marzo 2005. La donna, stanca dei continui maltrattamenti, era andata via di casa e aveva trovato ospitalità nell’appartamento di un’amica. L’uomo l’aveva rintracciata e, dopo aver sfondato il cancello d’ingresso e la porta di casa, le si era scagliato contro, prendendola a calci e pugni, cercando di strangolarla e poi strappandole con un morso mezzo orecchio sinistro.
In seguito a questa nuova aggressione, la donna si era rivolta agli avvocati Fausto Malucchi ed Elena Baldi, del foro di Pistoia, per sporgere denuncia su tutto ciò che aveva dovuto subire dal marito a partire dal 2003. Una vita impossibile, ben sintetizzata in uno dei capi d’imputazione del processo che si è concluso due giorni fa: “quotidianamente maltrattava la moglie e la figlia minorenne con le seguenti condotte tenute alla presenza della figlioletta: sottoponendo la moglie a continue percosse –pugni, calci e bastonate – motivate dal rifiuto che ella gli opponeva quando lui la esortava a prostituirsi; insultandola e sputandole in faccia, nonché minacciandola di morte reiteratamente, umiliandola e tormentandola continuamente, causando altresì una stabile situazione di sofferenza e paura...”.
E una volta iniziate le indagini da parte della procura della Repubblica, erano emerse piano piano anche le violenze sessuali che la bambina aveva dovuto subire dal padre, costretta, nonostante la tenerissima età, a praticargli rapporti orali o a masturbarsi, di notte, nel suo lettino, mentre la madre dormiva.
Gli avvocati di parte civile Baldi e Malucchi, nel corso del processo, per sottolineare il comportamento aberrante dell’imputato, hanno evidenziato proprio l’età della bambina, il cui fisico, a 4 anni, non poteva ricordare neppure lontanamente quello di una donna; e anche la crudeltà inaudita con cui aveva amputato l’orecchio della moglie, strappandoglielo con un morso.
I due legali hanno chiesto un risarcimento di un milione di euro per la bambina e di mezzo milione per la madre. Il tribunale, nella sentenza, ha concesso una provvisionale, rispettivamente, di 80mila e 50mila euro.

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