sabato 31 dicembre 2011

40enne alessandrino arrestato per pedofilia

ALESSANDRIA - Nel pomeriggio del 27 dicembre scorso, la Squadra Mobile di Alessandria, dopo appena nove giorni di attività investigativa, ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Alessandria nei confronti di un cittadino italiano di 40 anni, alessandrino, indagato per aver compiuto atti sessuali con un minore di 13 anni (in particolare scambiava con il minore diversi sms dal contenuto sessuale e, in una occasione, baciava i piedi del minore), nonchè per aver compiuto gesti volti a compiere atti sessuali con lo stesso minore, evento che non si è però concretizzato.
L’attività ha avuto inizio il 18 dicembre scorso, con le dichiarazioni rilasciate agli investigatori della Squadra Mobile di Alessandria dalla sorella maggiore del minore, in relazione ai regali costosi che il fratello aveva ricevuto, non certo dai suoi familiari che non erano in grado di sostenere tali esborsi. L’attività esperita permetteva di acquisire, inoltre, alcuni messaggi “strani” ricevuti dal minore sul proprio cellulare. Altri messaggi sono stati acquisiti da conversazioni telematiche intrattenute dal pedofilo e dal minore su facebook dalle quali si evidenziava una profonda familiarità tra l’indagato e il ragazzo, nonché il frequente accenno da parte dell’uomo a tematiche sessuali (cfr. “bisogna trovare un posto per i massaggi che nessuno ci rompa” - “andare in albergo; che ho un regalo da darti” - “ho voglia di darti un bacino”, “devo abbracciarti! Andiamo una volta in hotel?”) raccomandandosi di non far parola con i genitori.
Il 21 dicembre, poi, la madre del minore sporgeva formale querela evidenziando di conoscere di vista l’indagato. Le attività tecniche attivate sui telefoni cellulari sia dell’indagato, sia del minore, hanno consentito di acquisire ulteriori elementi di prova a carico dell’indagato, consistenti in un intenso quanto sospetto scambio di comunicazioni che rilevavano un interesse ossessivo del maggiorenne nei confronti del minore. La lettura di alcuni messaggi consentiva inoltre di apprezzare una escalation dell’approccio ed un esplicitarsi del contenuto sessuale delle prestazioni pretese dall’indagato in cambio dei regali fatti al giovane. Alla luce del quadro gravemente indiziario a carico dell’indagato, della spiccata pericolosità e del pericolo che incombeva sulla tutela del minore, che non aveva subito il peggio solamente per la stretta sorveglianza e il rigido controllo tenuto da genitori e familiari, è stata richiesta l’emissione della misura cautelare in carcere nei confronti dell’indagato che era perfettamente a conoscenza della minore età dell’interlocutore, attesa la loro frequentazione legata alla pratica sportiva. Contestualmente è stata eseguita una perquisizione domiciliare con acquisizione di ulteriori elementi di prova e il sequestro del personal computer dell’indagato utilizzato per le conversazioni sopra riportate, la prima analisi del quale evidenzia numerose altre conversazioni intrattenute con diversi altri soggetti, tra i quali anche minori. L’arrestato è ora detenuto presso la Casa Circondariale di Alessandria.

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