mercoledì 6 ottobre 2010

Nuovo testimone sul caso Scazzi: una macchina girava attorno la casa di Sarah

Gli investigatori confidano molto negli indizi che scaturiscono dalle tracce del cellulare
La sensazione è che il cerchio si stia chiudendo e che qualcosa spunti, si spera il ritrovamento di Sarah in vita, dalle indagini che si sono intensificate dopo il ritrovamento del cellulare della ragazza scomparsa. Quel cellulare costituisce la chiave del giallo, o almeno dice molto sui spostamenti che ha effettuato chi ha posseduto il telefonino dal 26 agosto, giorno della scomparsa, fino al suo ritrovamento. Di una cosa sono certi gli investigatori: il cellulare è stato poggiato lì sul campo dove bruciavano le stoppie poche ore prima che lo zio di Sarah, per un caso fortuito, lo ritrovasse. Sul cellulare non ci sono neppure graffi o qualcosa che faccia pensare che sia stato buttato da una macchina. Cosa può dire allora il telefonino? Può dire dove si trovava al momento della scomparsa di Sarah, può dire dove si è diretto colui che l'ha prelevata con la macchina, può dire il seguito dei vari tragitti. Intanto, spunta un altro testimone, sentito dalla Procura che ha detto di aver visto una macchina che quella domenica intorno alle 2,30 girava dalle parti di casa degli Scazzi e poi l'ha rivista in senso opposto ripartire a grande velocità. Le ricerche della giovane sono dirette anche in provincia di Lecce verso Nardò.



La mamma di Sara Scazzi: "Indagate sulla banda dei furti in casa"



«Le indagini? Le facciano a 360 gradi, non a 3 come è stato fino adesso, se no le ricerche di mia figlia comincerò a farmele da sola».
A più di un mese dalla scomparsa di Sara Scazzi, la madre Concetta Serrano Spagnolo affida un lungo sfogo al settimanale Oggi, in edicola da domani. La donna indica una nuova pista: «non me lo invento io, lo sanno tutti - dice - che ad Avetrana c'è una banda di professionisti che svuota una casa dopo l'altra. I furti in appartamento una volta si contavano sulle dita di una mano. Adesso in due mesi in un paese di 7 mila abitanti abbiamo avuto 160 furti, forse anche di più».
«La gente non ne può più - dice ancora - e io vorrei sapere se questa banda c'entra o no con la scomparsa di mia figlia». Le dichiarazioni sono state raccolte mentre la donna e il marito Giacomo Scazzi si aggiravano per le campagne di Avetrana, tra casolari abbandonati, fossati e uliveti nella speranza di riconoscere una traccia della figlia. «Sono uscita di casa perchè non ne posso più di ascoltare le stesse domande e di ripetere le stesse risposte - dice la donna - da quando è stato trovato il telefonino di Sarah tutti vorrebbero farmi sparare accuse. Lo so, ci sono coincidenze pazzesche.
Sara sparisce mentre va a casa di sua cugina Sabrina ed è il padre di Sabrina che dopo un mese ritrova in un campo il telefonino di mia figlia. Strano è vero». «Ma io - conclude - ho provato in questi giorni cosa significa avere addosso i sospetti di tutti e non mi presto a questo gioco. Non tocca a me lanciare accuse. Poi sul mio conto dicano quello che vogliono, tanto a me scivola tutto. Del resto finchè le indagini non arrivano al dunque ognuno continuerà a dire la sua».

Sara Scazzi, il giallo che appassiona la tv

La scomparsa di Sara Scazzi tiene banco anche nei programmi televisivi e non manca di alimentare speranze, timori e polemiche. Ne è un esempio quanto accaduto nella puntata di ieri, lunedì 4 ottobre, di "Porta a porta", dedicata proprio all'adolescente di Avetrana.

Infatti, nel celebre talk show di Bruno Vespa il magistrato Simonetta Matone, capo di gabinetto delle Pari Opportunità, esprimendo il suo parere sulla vicenda, senza mezzi termini, si è detta convinta che Sara sia morta.
Un intervento che ha riscosso la disapprovazione del presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale: «Davanti alla sensibilità anche il diritto di cronaca e la libertà di pensiero devono cedere il passo. Quanto dichiarato dal magistrato – ha affermato Marziale - rientra nelle probabilità che gli inquirenti stanno vagliando ed anche nel diritto di un opinionista ad esprimere liberamente le proprie idee, ma non era il caso di essere così diretti alla presenza della madre di Sara collegata da Avetrana, la cui partecipazione avrebbe dovuto consigliare maggiore cautela».
Intanto, anche "Chi l'ha visto" nella puntata di domani, 6 ottobre, dedicherà ampio spazio alla scomparsa di Sara, con collegamenti in diretta da Avetrana e da casa della famiglia Scazzi. Federica Sciarelli cercherà soprattutto di chiarire il giallo del telefonino della ragazza, ritrovato dallo zio mentre lavorava in un campo e che potrebbe contenere la chiave del mistero. Alla puntata parteciperanno anche lo zio Michele Misseri e la madre di Sara, Concetta Serrano Spagnolo, che continua a ribadire la sua convinzione sul fatto che la figlia sia stata rapita e non possa essersi allontanata volontariamente.

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