giovedì 7 ottobre 2010

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Sarah Scazzi
TARANTO / Sarah Scazzi è morta. La notizia drammatica è stata diffusa nella serata di mercoledì, quando sono scattate le ricerche della giovane dopo l’interrogatorio fiume dello zio. Lo stesso zio che la settimana scorsa aveva trovato il telefonino della nipote in circostanze che non avevano convinto del tutto gli investigatori. Proprio Michele Misseri aveva lasciato a Mediaset un’intervista in cui nel raccontare del ritrovamento del telefonino era scoppiato in lacrime: GUARDA IL VIDEO COL RACCONTO DELLO ZIO ALLA TVL’uomo, nella stessa intervista, dava particolari contraddittori, dicendo prima di essersi subito accorto che il telefonino era quello di Sarah, spiegando che era stato “il cuore a farglielo capire”. Poi aggiungendo che prima aveva chiamato le ragazze per averne conferma. Michele Misseri nell’intervista aggiungeva di aver chiesto ai carabinieri di non diffondere la notizia che il cellulare era stato lui l’autore del ritrovamento.
Le ricerche si concentrano in un casolare lungo la strada per Nardò. Sarah sarebbe stata uccisa in garage e strangolata.
Alcuni organi di stampa locali precisano che lo zio ha reso una confessione totale, ma non si sa se si è assunto una responsabilità non sua. Perché e chi l’abbia uccisa sono ancora particolari determinanti da capire.
Di svolta cruciale nelle indagini si era parlato alcune ore fa. In particolare, nuovi elementi erano emersi dalla vicenda del telefonino improvvisamente ritrovato. Le ricerche sono scattate dopo gli interrogatori della giornata. Per ore sono state ascoltate varie persone considerate informate sui fatti. A indicare il corpo sarebbe stato lo zio matermo Michele Misseri.
Proprio lo zio aveva indicato il 29 settembre scorso il telefonino nelle campagne tra Avetrana e Maruggio, al confine col territorio della provincia di Lecce. Misseri aveva raccontato di aver ripulito un uliveto dalle foglie secche per preparare la raccolta delle olive, e aveva dato fuoco alle sterpaglie.
L’indomani Misseri, accortosi di aver lasciato sul campo un cacciavite, vi aveva fatto ritorno e tra la cenere di uno di questi mucchi aveva trovato il cellulare semibruciacchiato di Sara privo della batteria e della carta sim.
Da subito c’era stata particolare sorpresa negli inquirenti per il ritrovamento del telefonino da parte di un parente stretto dela ragazzina. Il compagno di lavoro di Misseri, Carmelo Parisi, confermò la versione fornita dallo zio di Sara Scazzi sul ritrovamento casuale del cellulare della ragazzina.
Cruciali sembrano essere state le intercettazioni ambientali effettuate grazie alle numerose cimici poste dagli investigatori. In una di queste, le parole della cugina che si sarebbe fatta sfuggire: “Sarah se l’è portata via lui” riferendosi al padre, lo zio della giovane. Da subito la madre di Sarah aveva escluso nel modo più assoluto che Sarah si fosse allontanata spontaneamente da casa e che piuttosto fosse stata rapita. E in alcune occasioni aveva invitato gli investigatori a concentrarsi su parenti stretti e persone vicine.
Proprio il giorno dopo del primo interrogatorio dello zio, il cellulare era stato ritrovato. Si è trattato di una messa in scena. Sarah era scomparsa lo scorso 26 agosto ad Avetrana. Quel giorno la ragazzina aveva un appuntamento con la cugina per andare al mare. Ma al mare non è mai arrivata. Di Sarah ci sono notizie certe fino alle 14.30. A quel punto, la giovane era uscita di casa per raggiungere l’abitazione della cugina, Sabrina Misseri, di 22 anni. Alle 14.42 di Sarah si perde ogni traccia. Alle 14.42 viene spento il telefonino e non verrà mai più acceso.
Da via Verdi (vico secondo), dove abita Sara, a via Grazia Deledda, dove vive Sabrina, ci sono 500-600 metri. Sarah fa lo squillo quando esce di casa. 5 minuti dopo viene raggiunta sotto casa sua dall’amica Mariangela che guida l’auto con la quale le tre ragazze devono raggiungere il mare, il Villaggio Aurora che si trova sulla strada per la vicina San Pietro in Bevagna.
Sabrina vede che Sara non arriva e chiede all’amica se l’ha incontrata per strada. Sabrina si preoccupa subito perchè Sara solitamente impiega cinque minuti per arrivare a casa sua. Afferra il cellulare e chiama la cuginetta. Il telefono squilla per cinque-sei volte, poi la chiamata viene respinta e scatta la segreteria telefonica. Sabrina non si dà per vinta. Ricompone il numero ma questa volta il cellulare di Sara è spento. Sono le 14.42.
11.20 – IL CORPO E’ STATO TROVATO IN UNA CISTERNA COPERTA DA RAMI
E’ stato lo zio a portare i carabinieri sul luogo in cui era stato nascosto il corpo della ragazza. Era stato nascosto in una cisterna coperta da rami. Il cadavere è in pessime condizioni e sarà indispensabile il test del dna.
11.17 – PORTATO VIA IL CORPO DELLA RAGAZZA
Il corpo di Sarah Scazzi è stato recuperato dal pozzo in un podere di proprietà dello zio. Ed è stato portato via con un carro funebre: ultimi aggiornamenti
11.15 – LA SVOLTA AL MOMENTO DELLA CONSEGNA DEL TELEFONINO
La vera svolta nelle indagini sul delitto di Sara Scazzi – per i carabinieri del Rac, un nuovo reparto che si occupa tra l’altro di definire i profili psicologici dei possibili autori di crimini – ha coinciso con il ritrovamento del telefonino della ragazza. Secondo quanto si apprende, infatti, la consegna del cellulare bruciato da parte di Michele Misseri è stata una sorta di ’segnalè mandato, più o meno inconsciamente, da una persona alle prese con un peso evidentemente insopportabile. La consegna del telefonino agli investigatori da parte dello zio di Sara ha immediatamente orientato gli specialisti del Rac (Reparto Analisi Criminologiche) ad indagare a fondo proprio su di lui, come poi è stato fatto.
10.57 – LUTTO CITTADINO AD AVETRANA
I funerali di Sarah Scazzi si terranno in uno spazio molto grande, forse il campo sportivo o il palazzetto dello sport. Lo ha comunicato il vicesindaco di Avetrana Alessandro Scarciglia. Nello stesso giorno sarà proclamato il lutto cittadino.
10.17 – COMPAGNI DI SCUOLA DI SARAH SUL LUOGO DEL RITROVAMENTO
Non sono a scuola i compagni di scuola di Sara Scazzi e hanno deciso di raggiungere Avetrana (Taranto), dove è stato trovato il cadavere della ragazza. Sara Scazzi doveva cominciare l’anno scolastico nella classe seconda A dell’istituto alberghiero «Mediterraneo» di Maruggio (Taranto), ad alcuni chilometri da Avetrana.
10.14 – FOLLA IN ATTESA NELL’AREA DEL RECUPERO DEL CORPO
Decine di persone, oltre ai giornalisti, sono in attesa che il cadavere di Sara Scazzi venga portato su dal campo dove è stato trovato, in un pozzo. Fra i presenti vi sono diversi ragazzi, amici e conoscenti di Sara, che allontanano i giornalisti se questi ultimi cercano di avvicinarli per parlare con loro. I Carabinieri continuano a tenere sbarrata la strada di accesso al podere di Michele Misseri, zio della ragazza e reo confesso dell’omicidio.
9.59 – CONFERENZA STAMPA ALLE 11
Si terrà a Taranto, nella sede del Comando provinciale dei carabinieri, la conferenza stampa sull’epilogo tragico della vicenda di Sara Scazzi. L’incontro con i giornalisti sarebbe fissato per le 11 ma è stato reso noto che avverrà solo dopo che sarà stato recuperato il corpo della piccola. Il cadavere è infatti ancora nel pozzo nel quale l’avrebbe gettato Michele Misseri, zio di Sara, e sarebbe necessaria ancora qualche ora di lavoro per recuperarlo.
9.58 – CONFESSIONE SHOCK DELLO ZIO
Lo zio ha confessato di averla uccisa con una cordicella nel garage, strangolandola. E poi ha abusato di lei dopo averla uccisa. Sempre secondo le dichiarazioni dell’uomo, la ragazza sarebbe stata strangolata nel garage di casa Misseri. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, Misseri l’ha denudato e ha successivamente bruciato i vestiti.
9.57 – IN POSIZIONE FETALE IL CORPO DI SARAH SCAZZI
È nudo e in posizione fetale il corpo di Sara Scazzi. Si trova nel pozzetto per il recupero di acqua piovana nel quale è stato gettato. Le operazioni di recupero del cadavere si sono quasi concluse, mancherebbero ancora qualche decina di minuti.
1.52 – ARRIVATO NUCLEO SOMMOZZATORI
Sul posto sono arrivati i sommozzatori. Questo confermerebbe che il cadavere è in un pozzo. In campagna, tra la gente in attesa di notizie, si trova anche Sabrina, la cugina del cuore di Sara e la figlia di Michele Mizzeri, l’uomo che avrebbe confessato di aver ucciso la quindicenne e ne avrebbe nascosto il corpo.
1.29 – MOGLIE E FIGLIA MAGGIORE ZIO USCITE DALLA CASERMA
La moglie di Michele Misseri, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina, sono uscite poco fa dal comando provinciale dei carabinieri a bordo di una vettura civile dell’Arma, che si è allontanata dalla zona. Qualche minuto prima un militare in borghese era salito sull’opel Astra di colore celeste di proprietà dello zio di Sara Scazzi, parcheggiata da stamani dinanzi alla caserma, portandola via.
1.11 – IL GIALLO DEL RITROVAMENTO DEL TELEFONINO
Il ritrovamento del telefonino oltre un mese dopo era stato considerato un vero e proprio depistaggio. Sorprendeva il collocamento del telefonino collocato vicino alle stoppie ma non all’interno per non distruggerlo.
1.09 – INTERROGATORIO ZIO
L’interrogatorio dello zio si è svolto nella caserma del Comando provinciale dei carabinieri. Non si sa se nel corso delle ore siano poi stati assistiti negli interrogatori da avvocati difensori. Attualmente dinanzi alla caserma ci sono almeno 250 persone, tra giornalisti e fotocineoperatori che attendono di ricevere notizie certe da investigatori e inquirenti. Lo zio si è allontanato dalla caserma, portato via dai carabinieri per giungere sul luogo in cui si troverebbe il corpo della ragazza. Dinanzi alla caserma è parcheggiata l’automobile di Michele Misseri, una Opel Astra Station Wagon celeste. Non è stato ancora confermato che lo zio di Sara, Michele Misseri, sia sul posto per indicare agli investigatori il luogo in cui si troverebbe il cadavere
0.38 – CONFESSIONE ZIO
Lo zio di Sara Scazzi, Michele Misseri (guarda la foto), avrebbe ammesso le proprie responsabilità nella scomparsa della nipote. Sono le indiscrezioni riportate dai giornalisti locali. Al momento non c’è alcune informazione ufficiale. Il corpo si troverebbe in un pozzo nella stessa località, chiamata Tumani, nella quale una settimana fa trovato il cellulare della ragazzina. L’uomo l’avrebbe strangolata in cantina.
Una via interpoderale è stata transennata per bloccarne l’accesso: è una strada perpendicolare rispetto alla provinciale Nardò-Avetrana.
Lo zio è in stato di fermo nella caserma di Taranto, assieme a un’altra persona di cui non è stato svelato il nome.
0.30 – VOCI DISCORDANTI SUL RITROVAMENTO DEL CADAVERE
L’agenzia Agi ha riferito che il corpo sarebbe stato trovato. L’Ansa però al momento esclude che sia stato recuperato. Sono in corso le ricerche cui partecipano i carabinieri con l’ausilio dei vigili del fuoco per ispezionare ogni angolo del casolare indicato dall’uomo.
23.56 – ZIO ANCORA IN CASERMA
Lo zio si trova ancora alla caserma provinciale dei carabinieri. Non è chiara la sua posizione.
23.54 – CORPO SEGNALATO IN UN CASOLARE SULLA AVETRANA-NARDO’
Il corpo di Sara sarebbe stato individuato in zona Tumani tra Nardò e Avatrana, poco distante dal luogo dove è stato trovato il telefonino il 28 settembre scorso. La zona è stata bloccata. Si tratta di un casolare sulla Avetrana-Nardò.
23.53 – 2 FERMI DI POLIZIA
Secondo quanto riferisce un giornalista del tg regionale della Rai, sono 2 i fermi di polizia.


sarah scazziAVETRANA / E’ stato recuperato il corpo di Sarah Scazzi. Il ritrovamento è avvenuto poco prima delle 11 dopo la confessione shock dello zio Michele Misseri, interrogato per svariate ore nella caserma provinciale dei carabinieri: L’INTERVISTA SHOCK DELLO ZIO
Sul luogo del ritrovamento, un pozzo nei pressi di un casolare lungo la strada per Nardò, sono giunte centinaia di persone. Agghiaccianti i particolari dell’uccisione di Sarah che è stata prima strangolata dall’uomo nel garage con una cordicella, poi violentata dopo che era morta.
Si concludono nel peggiore dei modi settimane di ricerche. La svolta dopo la messa in scena del ritrovamento del telefonino di Sarah da parte dello zio della giovane. Il corpo di Sarah è stato portato via con un carro funebre.
11.54 – AL MOMENTO UN SOLO INDAGATO
Al momento è solo uno l’indagato. Lo ha detto il procuratore, ma si stanno valutando le posizioni di eventuali complici: ECCO IL LUOGO DEL RITROVAMENTO
11.43 – PROCURATORE: “INTERROGATORIO ZIO SECRETATO”
L’interrogatorio in cui Michele Misseri, lo zio di Sara, ha confessato di aver assassinato la nipote Sara Scazzi «è stato secretato». Lo ha detto il procuratore di Taranto, Franco Sebastio, che non ha voluto fornire alcun particolare sul contenuto dell’atto.
11.41 – PROCURATORE: “NESSUNA IPOTESI TRALASCIATA”
“Sono state prese in considerazione tutte le ipotesi. Via via mano a mano che si è andati avanti alcune ipotesti sono state escluse. Nessuna ipotesi è stata tralasciata”. lo ha detto il Procuratore Capo di Taranto Franco Sebastio.
“Siamo stati anche eccessivamente rigorosi e scrupolosi nel non diffondere notizie. Indagine troppo complessa. Abbiamo usato un criterio di massima riservatezza.
11.26 – PASSAGGIO CARRO FUNEBRE SALUTATO DA UN LUNGO APPLAUSO
Il passaggio della bara di metallo grigio usata per il recupero del corpo di Sara Scazzi è stato salutato da un applauso dei presenti, molti dei quali non hanno potuto trattenere le lacrime.
Tra le decine di persone che hanno atteso vicino al podere in cui si trova il pozzo nel quale era stato gettato il corpo, tanti erano sul posto fin dalla notte scorsa. Il carro funebre con a bordo la bara si è poi allontanato, scortato dai carabinieri

Omicidio Sarah Scazzi: lo zio confessa, "Ho fatto tutto da solo"


Avrebbe fatto tutto da solo Michele Misseri, reo confesso dell'omicidio della nipote Sara Scazzi. E' quanto si apprende da fonti investigative, secondo cui l'uomo non avrebbe goduto di alcuna complicità. Si sarebbe trattato, inoltre, di un delitto non pianificato, ma maturato e portato a termine in tutta la sua brutalità quando l'uomo si è trovato a tu per tu con la nipote.

Ritrovato il cadavere di Sarah Scazzi. Fermato per omicidio volontario lo zio

La 15enne strangolata nel garage di Michele Misseri, che ha occultato il cadavere

AVETRANA (TARANTO) -  Il corpo di Sara Scazzi e' stato recuperato dal luogo dove e' stata trovata, nel podere di proprieta' dello zio, e portato via con un carro funebre. Sul posto decine di persone in lacrime al passaggio del carro con la bara.
Il procuratore di Taranto, Franco Sebastio ha spiegato che Michele Misseri, lo zio di Sara, ''ha confermato di aver ucciso la povera fanciulla e ha indicato il posto dove il cadavere era stato da lui nascosto; ci ha portati sul posto e, quindi, ci ha consentito di fare i dovuti accertamenti''.
Il luogo in cui e' stato trovato il corpo ''non e' un pozzo, e' una sorta di covo interrato all'interno del suolo con un foro d'ingresso di poche decine di centimetri coperti da rami, foglie e pietre, quindi era praticamente impossibile accertarne l'esistenza, addirittura probabilmente passandoci sopra''.
''Il buco - ha aggiunto - e' stato scoperchiato ed e' stata accertata la presenza di un cadavere'' di sesso femminile ''con i capelli biondi'' che sara' compiutamente identificato ''anche attraverso l'esame del Dna''.
L'interrogatorio in cui lo zio di Sara, ha confessato di aver assassinato la nipote Sara Scazzi ''e' stato secretato''. Lo ha detto il procuratore di Taranto, che non ha voluto fornire alcun particolare sul contenuto dell'atto.
In precedenza erano state rese note le agghiaccianti rivelazioni fatte dallo zio agli investigatori: 'L'ho strangolata con una cordicella mentre era di spalle e ho abusato di lei dopo che era gia' morta'. Sempre secondo le dichiarazioni dell'uomo, la ragazza sarebbe stata strangolata nel garage di casa Misseri. Prima di occultare il cadavere gettandolo in un pozzo, Misseri l'ha denudato e ha successivamente bruciato i vestiti.
Lo zio ha ucciso Sara, strangolandola dopo aver perso la testa forse per il rifiuto opposto dalla nipote alle sue avance. L'omicida, Michele Misseri, 54 anni, contadino, ha confessato nella tarda serata di ieri dopo ore e ore di interrogatorio nella caserma dei carabinieri del comando provinciale di Taranto. Era stato convocato in mattinata con la moglie, Cosima Spagnolo, e la figlia maggiore, Valentina, sorella di Sabrina, la cugina con la quale Sara aveva appuntamento il giorno della sua scomparsa per andare al mare. Ma alla fine madre e figlia sono state riaccompagnate a casa, mentre Misseri e' crollato sotto le domande degli inquirenti.
Era stato lui, il 29 settembre, a consegnare ai carabinieri il cellulare di Sara , privo di batteria e di scheda sim, dicendo di averlo trovato vicino alle stoppie bruciate il giorno prima in un podere nel quale aveva lavorato per conto terzi. Voleva depistare gli investigatori, ma qualcosa e' andato storto.
E dopo 42 giorni e' finita nel modo piu' tragico anche l'angoscia della famiglia Scazzi. Ieri sera la mamma di Sara, Concetta Spagnolo, che era in collegamento diretto con la trasmissione di Rai3 'Chi l'ha visto?', quando ha capito che la figlia era morta ha preferito abbandonare i riflettori.
Ora c'e' il dolore di un intero paese.
COMANDANTE CC: INDAGINI SU EVENTUALI COMPLICI - La procura di Taranto ha "attività in corso su eventuali complici". Lo ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Taranto, col.Giovanni Di Blasio, nel corso della conferenza stampa in corso a Taranto. Le indagini sui eventuali complici - ha aggiunto il procuratore Franco Sebastio - sono necessarie "per chiarire aspetti che sono da prendere ancora in considerazione".
LA MADRE ESCE DI CASA E VA VIA SULL'AUTO DEI CARABINIERI - La madre di Sara Scazzi, Concetta Serrano, è uscita poco fa di casa e si è allontanata a bordo di un'automobile civile dei Carabinieri. La donna - il viso provato dalla sofferenza - era accompagnata dai suoi avvocati e non ha parlato con i giornalisti. Fuori dalla casa della famiglia Scazzi vi sono tuttora molte persone, in particolare studenti, compagni di scuola di Sara.
MESSAGGIO DEI COMPAGNI DI SCUOLA: ADDIO PICCOLO ANGELO - "Addio, piccolo angelo": è questo uno dei messaggi lasciati dai compagni di scuola su un cartellone esposto davanti all'abitazione di Sara Scazzi. I compagni di scuola dell'istituto alberghiero "Mediterraneo" di Marugio (Taranto) stamani non sono entrati in classe e hanno deciso spontaneamente di andare ad Avetrana "per dare un segnale di solidarietà alla famiglia di Sara". Sono tre i cartelloni esposti nei pressi della casa della famiglia Scazzi: su uno di questi c'é scritto "La scuola è qui con te. Ti ricorderemo sempre, addio piccolo angelo". Su un altro cartellone i ragazzi stanno mettendo le loro firme. Sul terzo gli studenti hanno scritto "Sara resterai per sempre nei nostri cuori.

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