mercoledì 22 ottobre 2014

Catania: abusa della figlia e ne parla su Facebook, arrestato

Un uomo avrebbe violentato la figlia di otto anni nei weekend, quando la piccola gli era affidata, secondo gli accordi di separazione con l'ex moglie. La vicenda e' stata ricostruita dagli agenti del commissariato di Acireale (Catania) che hanno arrestato l'uomo, di 34 anni, con l'accusa di violenza sessuale. E' stata la madre a notare comportamenti strani della bambina. La donna e' poi entrata nel profilo Facebook della figlia e vi ha trovato una serie di comunicazioni tra lei il padre, dal contenuto che faceva riferimento a una vera e propria relazione erotica. Il padre raccomandava alla bimba, che lo considerava "il suo fidanzato", di non raccontare a nessuno quello che c'era tra loro, promettendole in cambio regali. L'uomo e' stato trasferito nel carcere di Piazza Lanza.

Cibo in cambio di sesso a ragazza 16enne, due anziani arrestati

Una ragazzina povera, di 16 anni, e due anziani che ne hanno approfittato sessualmente offrendole pochissimo: piccole somme di denaro, cibo, pranzi e sigarette. Questa la vicenda emersa a Settimo Torinese, cittadina alla periferia nord-orientale del capoluogo piemontese. Si è conclusa al termine di una delicata indagine con l’arresto di uno dei due presunti approfittatori, un 75enne. L’altro, un 77enne, era stato arrestato a febbraio, colto in flagranza durante un rapporto sessuale con la giovane. I due anziani sono accusati di induzione alla prostituzione minorile, e sono stati posti agli arresti domiciliari per motivi di età.
L’inchiesta
L’inchiesta, coordinata dal pm torinese Patrizia Gambardella, era partita nel gennaio scorso. Ai carabinieri, infatti, erano arrivate alcune segnalazioni di un anziano che avvicinava la minorenne in modo inequivocabile all’interno del «Parco delle Paperelle». Gli accertamenti ambientali svolti dagli investigatori hanno permesso di risalire in breve tempo al 77enne, piuttosto conosciuto noto nella zona. Chi lo conosceva meglio però sapeva che aveva già avuto qualche problema con la giustizia negli anni ‘70, quando era stato condannato per violenza sessuale nei confronti di una familiare. I carabinieri hanno acquisito informazioni sui suoi comportamenti e su quelli della ragazzina e hanno documentato una frequentazione costante che andava avanti da almeno un anno. L’anziano le dava quello che i suoi genitori non riuscivano a darle: pochi soldi per divertirsi, un pasto caldo, la merenda, sigarette. In cambio lei lo raggiungeva a casa di pomeriggio, quando non andava a scuola, ma anche di sera e di notte. Dopo poco più di un mese di indagine, a febbraio, era scattato il blitz proprio dopo la mezzanotte: i due erano stati sorpresi durante un rapporto sessuale.
Doni e alimenti in cambio di sesso
L’inchiesta, apparentemente chiusa, non si è però fermata. La ragazzina era stata sottratta alla famiglia e sistemata in una comunità protetta. È stata lei, ascoltata da una psicologa, a raccontare che quello con cui era stata trovata non era l’unico adulto con cui aveva rapporti sessuali. I carabinieri, così, sono riusciti a risalire all’altro anziano, ritenuto fino ad allora al di sopra di ogni sospetto. Il quadro era sempre lo stesso: con pochi doni, spesso qualcosa da mangiare, riusciva a convincerla ad andare a letto con lui. Entrambi gli arresti sono stati convalidati.

Facevano prostituire la figlia 12enne Arrestati i genitori e il cliente



Una coppia di cittadini romeni e un pensionato di Roma sono stati arrestati per sfruttamento della prostituzione minorile e violenza sessuale. L’indagine ha avuto origine lo scorso mese di agosto, quando la polizia ha ricevuto una segnalazione di strane attenzioni rivolte a una bambina romena di 12 anni da parte di S.C., 60 anni.

Soldi e regali
L’inchiesta ha rivelato che i genitori della ragazzina, T.G., 35 anni, e L.G., 40 anni, costringevano la figlia con percosse, offese e umiliazioni quotidiane a trascorrere molto tempo con il pensionato, che pagava con soldi e regali per poter disporre a proprio piacimento della bambina. 
Maltrattamenti da parte dei genitori
Le indagini, supportate dalle dichiarazioni della vittima, hanno confermato i reati ipotizzati: le violenze sessuali compiute dal 60enne e lo sfruttamento della prostituzione e i maltrattamenti commessi dai due coniugi romeni. Elementi che hanno determinato l’emissione, da parte del gip, di tre ordinanze di custodia cautelare.

Prostituzione minorile, abusava di tre sorelline: fermato un pensionato


Avrebbe abusato di tre sorelline romene minori di 14 anni, di cui, pare, una disabile, con il consenso dei genitori ai quali avrebbe versato, in circa due anni, decine di migliaia di euro oltre a regali vari. Per questo un pensionato 70enne che vive a Rende e i genitori delle piccole, che abitano nel campo nomadi di Vaglio Lise a Cosenza, sono stati sottoposti a fermo dai carabinieri del Comando provinciale del capoluogo calabrese. Secondo quanto riporta il Quotidiano della calabria, l’anziano era già stato denunciato per gli stessi reati nell’agosto scorso. Sempre secondo il Quotidiano, edizione online, dopo la prima denuncia dell’anziano, i carabinieri avevano anche lanciato un appello per capire cosa stesse davvero succedendo nel campo rom, dove presumevano che si fosse radicato un giro di baby prostitute spalleggiato dagli stessi genitori delle minori.
Genitori in fuga
Il fermo è scattato quando i Carabinieri sono venuti a sapere che i genitori delle bambine, scappati n Romania, in estate, erano tornati nel campo. Da qui l’azione che ha portato ai fermi di oggi. Gli investigatori mantengono comunque il massimo riserbo sulla vicenda. L’inchiesta, coordinata dal procuratore della Repubblica di Cosenza, è stata avviata dopo alcune segnalazioni che parlavano di uno strano via vai di bambine da casa del pensionato.
Filmati e regalini, la vita delle sorelline
L’uomo è accusato di violenza sessuale su minori di 14 anni ma anche di pedopornografia, dato che era solito filmare i suoi incontri con le piccole, cui l’uomo regalava ricariche telefoniche, spiccioli e oggetti. I genitori delle bambine sono accusati di sfruttamento della prostituzione minorile. Secondo il Quotidiano, anche il padre delle sorelline avrebbe abusato delle figlie più volte. L’inchiesta non è conclusa: nei filmati trovati dai carabinieri, infatti, si vedrebbero anche altre bambine la cui identificazione è al momento difficile.