lunedì 4 agosto 2014

‘Figli posseduti’, 15enne ustionato, tso per la coppia. Ricoverate anche altre due figlie

Credevano figli 'posseduti', minore ustionato in ospedale Un ragazzo di 15 anni è finito in ospedale a Prato con le braccia coperte da bruciature che gli stessi genitori gli avrebbero procurato poichè, hanno spiegato padre e madre, il ragazzo è “posseduto da demonio”. La coppia, che ha anche altre due figlie maggiorenni ritenute anch’esse “possedute”, è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio dopo l’intervento dei carabinieri. I cinque membri della famiglia sono ora tutti ricoverati.
E’ avvenuto ieri sera a Prato e non è ancora chiaro che la coppia si sia presentata in ospedale o se i carabinieri siano prima intervenuti a casa loro dove sarebbe stata in corso una lite. Marito e moglie, di origine albanese, hanno dato ai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato e ai carabinieri la stessa spiegazione: il demonio si sarebbe impadronito non solo del figlio, ma anche delle altre due figlie, maggiorenni. Queste ultime, nei giorni scorsi si sarebbero presentate in ospedale con problemi sanitari di altro genere. I militari hanno fatto presente alla coppia che l’insussistenza delle loro motivazioni potevano essere all’origine di provvedimenti che potevano far perdere loro la tutela dei figli. Parole che hanno suscitato la reazione di tutta la famiglia, con grida e proteste nell’atrio dell’ospedale. Dopo alcune ore tutti e cinque i membri della famiglia sono stati condotti nel reparto psichiatrico ed i genitori sono stati sottoposti al trattamento sanitario obbligatorio. Ora i pazienti si trovano ricoverati in cinque ospedali diversi della Toscana.
La famiglia si era sottoposta ad esorcismi - I componenti della famiglia di origine albanese – genitori e tre figli di cui uno minorenne – che ieri all’ospedale di Prato hanno asserito di essere “posseduti dal demonio” si erano tutti sottoposti ad esorcismi. I due genitori si erano infatti prima confidati con il parroco che aveva impartito una benedizione e poi, vista la loro insistenza, era andato a casa loro con un esorcista per il rito che si sarebbe ripetuto successivamente altre due volte in chiesa.

I genitori, infatti, martedì scorso si erano rivolti alla parrocchia del quartiere pratese di Coiano, non lontano da dove abitano, per sottoporre al prete la propria preoccupazione. Fonti ufficiali della diocesi parlano di un primo allarme lanciato dalla famiglia per “dolori improvvisi del padre e strani rumori”. Il parroco Nedo Mannucci ha raccolto la loro testimonianza per poi tranquillizzarli recandosi in quella casa per una semplice benedizione. L’indomani, mercoledì pomeriggio, il parroco è tornato a casa loro con l’esorcista della diocesi pratese, monsignor Guglielmo Pozzi, ma la famiglia, nonostante un appuntamento concordato, non si era fatta trovare nell’abitazione: poco dopo il parroco ha ritrovato in Duomo tutti i famigliari terrorizzati. Giovedì mattina l’esorcista è entrato nella casa: ha eseguito un esorcismo “agli ambienti ed alle persone”. Nella stessa giornata una delle due figlie della coppia, di circa vent’anni, è stata ricoverata per disagi psichici e per alcune bruciature all’ ospedale Santo Stefano di Prato. Il parroco, nell’occasione della visita alla casa che la famiglia riteneva “posseduta”, ha spiegato di non aver “ravvisato nessun caso di possessione demoniaca”. Tuttavia ha eseguito comunque il rito per tranquillizzare le persone che “apparivano piuttosto esagitate”. Venerdì la famiglia si è recata nuovamente in Duomo ed ha chiesto un secondo esorcismo alle persone e sabato, non ancora soddisfatta, un terzo rito. Poche ore dopo la situazione è degenerata e l’intera famiglia si ritrovata ricoverata: i carabinieri sono intervenuti solo dopo essere stati allertati dal personale medico circa le farneticazioni dei due genitori.