Un
ragazzo di 15 anni è finito in ospedale a Prato con le braccia coperte
da bruciature che gli stessi genitori gli avrebbero procurato poichè,
hanno spiegato padre e madre, il ragazzo è “posseduto da demonio”. La
coppia, che ha anche altre due figlie maggiorenni ritenute anch’esse
“possedute”, è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio
dopo l’intervento dei carabinieri. I cinque membri della famiglia sono
ora tutti ricoverati.
E’ avvenuto ieri sera a
Prato e non è ancora chiaro che la coppia si sia presentata in ospedale o
se i carabinieri siano prima intervenuti a casa loro dove sarebbe stata
in corso una lite. Marito e moglie, di origine albanese, hanno dato ai
sanitari del pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano di Prato e ai
carabinieri la stessa spiegazione: il demonio si sarebbe impadronito non
solo del figlio, ma anche delle altre due figlie, maggiorenni. Queste
ultime, nei giorni scorsi si sarebbero presentate in ospedale con
problemi sanitari di altro genere. I militari hanno fatto presente alla
coppia che l’insussistenza delle loro motivazioni potevano essere
all’origine di provvedimenti che potevano far perdere loro la tutela dei
figli. Parole che hanno suscitato la reazione di tutta la famiglia, con
grida e proteste nell’atrio dell’ospedale. Dopo alcune ore tutti e
cinque i membri della famiglia sono stati condotti nel reparto
psichiatrico ed i genitori sono stati sottoposti al trattamento
sanitario obbligatorio. Ora i pazienti si trovano ricoverati in cinque
ospedali diversi della Toscana.
La famiglia si era sottoposta ad esorcismi -
I componenti della famiglia di origine albanese – genitori e tre figli
di cui uno minorenne – che ieri all’ospedale di Prato hanno asserito di
essere “posseduti dal demonio” si erano tutti sottoposti ad esorcismi. I
due genitori si erano infatti prima confidati con il parroco che aveva
impartito una benedizione e poi, vista la loro insistenza, era andato a
casa loro con un esorcista per il rito che si sarebbe ripetuto
successivamente altre due volte in chiesa.
I genitori, infatti, martedì scorso si erano rivolti alla parrocchia del
quartiere pratese di Coiano, non lontano da dove abitano, per
sottoporre al prete la propria preoccupazione. Fonti ufficiali della
diocesi parlano di un primo allarme lanciato dalla famiglia per “dolori
improvvisi del padre e strani rumori”. Il parroco Nedo Mannucci ha
raccolto la loro testimonianza per poi tranquillizzarli recandosi in
quella casa per una semplice benedizione. L’indomani, mercoledì
pomeriggio, il parroco è tornato a casa loro con l’esorcista della
diocesi pratese, monsignor Guglielmo Pozzi, ma la famiglia, nonostante
un appuntamento concordato, non si era fatta trovare nell’abitazione:
poco dopo il parroco ha ritrovato in Duomo tutti i famigliari
terrorizzati. Giovedì mattina l’esorcista è entrato nella casa: ha
eseguito un esorcismo “agli ambienti ed alle persone”. Nella stessa
giornata una delle due figlie della coppia, di circa vent’anni, è stata
ricoverata per disagi psichici e per alcune bruciature all’ ospedale
Santo Stefano di Prato. Il parroco, nell’occasione della visita alla
casa che la famiglia riteneva “posseduta”, ha spiegato di non aver
“ravvisato nessun caso di possessione demoniaca”. Tuttavia ha eseguito
comunque il rito per tranquillizzare le persone che “apparivano
piuttosto esagitate”. Venerdì la famiglia si è recata nuovamente in
Duomo ed ha chiesto un secondo esorcismo alle persone e sabato, non
ancora soddisfatta, un terzo rito. Poche ore dopo la situazione è
degenerata e l’intera famiglia si ritrovata ricoverata: i carabinieri
sono intervenuti solo dopo essere stati allertati dal personale medico
circa le farneticazioni dei due genitori.