mercoledì 20 novembre 2013

Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza


Giornata Internazionale dei Diritti
dell’Infanzia e dell’Adolescenza

imparare a riconoscere nei bambini il nostro futuro

Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza

 

Lettera aperta del presidente
Oggi si celebra in tutto il mondo, la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La data ricorda il giorno in cui l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottò, nel 1989, la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, documento che enuncia per la prima volta, in forma coerente, i diritti fondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
Per la nostra associazione ricordare quest’anniversario significa riaffermare l’impegno a declinare quei diritti in azioni ed opportunità e quindi a guardare, riflettere e organizzare le nostre vite ascoltando le esigenze dei bambini. E' il forte senso di responsabilità e d’impegno che ci ha portato prima a istituire e poi a estendere, in quantità e in qualità, la rete dei servizi. Pensiamo agli Sportelli Territoriali, che permetteranno il radicamento e la presenza sul territorio nazionale, lo Sportello On-Line, che raccoglie le richieste di molti adolescenti, genitori e insegnanti sulle problematiche legate al mondo giovanile, la rete nazionale delle segnalazioni e l’istituzione del Tactical Response Team, l’osservatorio e il collettore che permette la gestione della centrale operativa antiviolenza che coinvolge e collabora con le strutture di protezione presenti sul territorio nazionale. Sappiamo che, mai come in questi tempi complessi, occorre riconoscere nei bambini, il nostro futuro.
In occasione di questo importante anniversario, v’invito cari amici alla visione del film di prima serata su rai uno: “Il bambino cattivo” che ricorda la triste e drammatica vicenda che ha coinvolto il bambino conteso di Cittadella (Pd) storia che ha commosso e diviso l’opinione pubblica.

Con questo invito e con la gioia nel cuore colgo l’occasione per augurare a tutti i volontari, un buon lavoro e a tutti voi cari amici e simpatizzanti vi confermo la mia stima e il mio affetto.

Un caloroso saluto a tutti
                                                                                      Il presidente
                                                                                 dott. Claudio Greggio

domenica 10 novembre 2013

Claudio Greggio 10 anni a tutela dell'infanzia


Claudio Greggio presidente e fondatore

10 anni a tutela dell'infanzia, contro la pedofilia, la pedopornografia e lo sfruttamento sessuale, si è sempre impegnato affinché gli enunciati della convenzione Onu per i diritti dell'infanzia e l'adolescenza, divengano una realtà concreata, sostenendo i diritti dei bambini e favorendone la tutela.

martedì 5 novembre 2013

abusò della figlia della convivente, arrestato, Operazione del cc a Roma. La vittima aveva 11 anni, oggi ne ha 15

Ha abusato della figlia della sua convivente per un anno, nel 2008. A rendere note le violenze subite dalla bambina, che ora ha 15 anni ma che allora ne aveva 11, è stata la mamma, romena, che ha denunciato tutto ai carabinieri a giugno di quest'anno. Per questo i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno arrestato, anche lui romeno, di 32 anni. L'arresto è stato reso possibile dalle indagini dei carabinieri di via In Selci, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma.

Sweetie, la bambina virtuale che attira i pedofili on-line



Sono bastati soltanto due mesi e mezzo per farsì che più di 20 mila utenti chiedessero a Sweetie prestazioni sessuali via web. Dietro la sua identità, c'erano i ricercatori dell'ong Terres des Hommes Olanda, che stavano portando avanti un esperimento sul fenomeno della pedofilia on-line. Sweetie si presentava come una bambina filippina di dieci anni e gli utenti in cambio di denaro le chiedevano delle prestazioni sessuali tramite la webcam. Mille di questi sono stati identificati mentre si collegavano via chat. Le registrazioni video delle conversazioni sono state consegnati all'Intepol.
I risultati dello studio hanno portato l'associazione per i diritti dei minori a lanciare un allarme nei confronti di un fenomeno ancora poco conosciuto, quello del turismo sessuale minorile via webcam, noto anche come WCST (Webcam Child Sex Tourism): i pedofili pagano per dirigere e vedere riprese video dal vivo di bambini di altri Paesi che compiono atti sessuali davanti a una webcam.
La natura di queste prestazioni varia in funzione delle richieste. I bambini vittime del WCST nelle Filippine riferiscono che posano nudi, mostrano parti del corpo intime, si masturbano e praticano sesso con altri su richiesta dei predatori che pagano per vedere e dirigere gli atti.
Solo nelle Filippine sono già decine le vittime di questo fenomeno, che sembra diffuso in tutto il Sud-est asiatico, dove il numero di accessi a internet è in crescita ed esiste da molto tempo una potente infrastruttura criminale basata sullo sfruttamento sessuale dei bambini e sul traffico di persone. Il WCST rappresenta la confluenza fra due forme di sfruttamento: la pornografia e la prostituzione infantile. Pertanto, anche se la legislazione internazionale e la maggior parte di quelle nazionali vietano il WCST, questa forma di abuso sta diventando sempre più comune.
Secondo i dati delle Nazioni Unite e dell'Fbi ad ogni ora del giorno ci sono almeno 750 mila pedofili connessi online. Nonostante il turismo sessuale via webcam sia un reato riconosciuto in molti Paesi, soltanto sei sono state finora le condanne. "Le Nazioni Unite hanno stilato delle norme che rendono illegale questo tipo di violenza sui bambini quasi in ogni parte del mondo. Ma il problema maggiore è che la polizia non intraprende delle azioni finché le vittime non sporgono denuncia - spiega  Hans Guyt, responsabile della campagna di Terre des Hommes Olanda - Com'è ovvio, i bambini non riescono quasi mai a denunciare questo tipo di crimini, perché di solito provengono da famiglie molto povere e vengono costretti dagli adulti a prostituirsi online".
Secondo Raffaele K. Salinari, Presidente di Terre des Hommes quest'esperimento "è la dimostrazione di come pedofili e sfruttatori di bambini possano agire indisturbati nella rete, ma anche di come sia facile rintracciarli".
Per tutte queste ragioni Terres des Hommes assieme ad Avaaz.org hanno lanciato una petizione online per fare pressione sui governi di tutto il mondo in tema di lotta contro il turismo sessuale minorile tramite webcam.